Ho una brutta notizia per te: se il tuo matrimonio sarà celebrato nel 2023 o nel 2024, il costo della festa che stai organizzando sarà più caro almeno del 30% rispetto a chi è convolato a giuste nozze nel 2019.
Per me non è uno shock scoprirlo, sono aggiornata sui prezzi annuali e mi ero già accorta della differenza. Anche i fornitori stessi me lo hanno comunicato.
Per le spose, invece, è uno shock! Magari parlando con altre amiche che hanno celebrato le nozze nel 2017 o 2018 si erano fatte un’altra idea, o semplicemente perché… non ci avevano pensato.
Questo aneddoto te lo racconto perché è capitato a una mia ex cliente, matrimonio del 2017. Mi chiama per dirmi che una sua amica si sposa, che ha visto i preventivi e voleva sapere se la stavano fregando o se erano corretti, perché lei si ricordava di aver speso molto meno.
Purtroppo, cara mia, sono giusti. Sposarsi nel 2023 costa di più.
Vediamo insieme a cosa è dovuto. No, non sono i fornitori impazziti o che si stanno approfittando di te, ci sono motivazioni ben precise.
Sposarsi costa di più e non è un caso tra pandemia e situazione socio-politica instabile
Le differenze si vedono solo oggi perché gli anni dal 2020 al 2022 sono stati “falsati” dalla quantità di eventi socio politici ed economici accaduti.
Infatti, gli aumenti si notano soprattutto nella vita quotidiana. Non so te, ma io a dicembre 2022 ho ricevuto una bolletta della luce che è triplicata rispetto alla stessa dell’anno prima. Non scherzo, se l’anno precedente avevo pagato 100€, pochi mesi fa ne ho pagati 300€. Follia!
La pandemia… ancora!
Il mondo intero ricorderà il 2020 per essere l’anno del Covid. A marzo il mondo come lo conoscevamo è sparito nel giro di pochi giorni, e le sue conseguenze si stanno trascinando ancora oggi.
Le coppie che si dovevano sposare in quell’anno son state in agitazione per molti mesi, così come i fornitori che non sapevano come gestire la situazione.
Tantissime attività hanno chiuso, quelle che sono rimaste aperte hanno passato un anno senza introiti e per correttezza contrattuale hanno dovuto mantenere i prezzi già stabiliti.
Una location mi confermava che i matrimoni che dal 2020 si sono trascinati nel 2022 erano leggermente in perdita.
La guerra, i rincari, la benzina, i trasporti…
Con il 2022 sembrava che tutto stesse finendo, i fornitori avevano adeguato un po’ i prezzi anche per far fronte alle perdite degli anni precedenti e per sostenere l’aumento generale di costi… e poi sono arrivate la guerra, l’aumento della benzina, la crisi dei trasporti e la scarsità delle materie prime. Evviva!
Tu non lo puoi sapere, ma ad aprile 2022 gli allestitori erano davvero in ansia perché non riuscivano a recuperare il materiale per le decorazioni dei matrimoni. Il vetro scarseggiava e loro dovevano acquistare piatti, bicchieri, ciotole, vasetti, portacandele.
E infine… ecco l’inflazione a dare il colpo di grazia.
Racconto sempre l’aneddoto di una floral designer con cui collaboro. L’anno scorso ha dovuto chiedere un adeguamento contrattuale a una coppia di sposi perché il fiore che volevano era passato da costare 8€ al pezzo a 26€ al pezzo in meno di tre mesi.
Lei è stata onesta e ha mostrato ai ragazzi il tariffario del fornitore da cui si serve, proprio per dimostrare la sua buona fede, ma lavorare così è davvero complicato.
E il 2023 non si prospetta più facile, anzi.
Migliore condizione di lavoro
Anche i fornitori hanno iniziato a fare riflessioni diverse sul proprio lavoro. Ogni anno, come da normale adeguamento ISTAT, tutti aumentavano i prezzi, di poco, quindi in ogni caso dal 2017 al 2023 i prezzi sarebbero stati diversi.
Ma se oggi ti sembra tutto più caro è perché per 3 anni non ci sono stati aumenti. Inoltre, tantissimi fornitori hanno rischiato il burn out lavorativo, a contatto con spose isteriche, nervose, che li trattavano male, e in cui nel 2021 si son fatti matrimoni tutti i giorni per recuperare l’anno mancato.
Mostrare queste cose è scomodo, lo so, ma serve a far capire cosa accade davvero e togliere quella patina di perfezione finta che invece di tende sempre a creare.
Come gestire eventuali richieste di aumento?
La situazione che ti ho mostrato è catastrofica, lo so. E alla luce dei fatti, non è che detto che i fornitori che lavorano con le materie prime non possano chiederti un adeguamento contrattuale.
Sto parlando di catering e di fioristi, i primi che davvero sono soggetti a variazioni non prevedibili e che acquistano il materiale sotto data.
Come gestire la situazione? In un solo modo: cercando di mediare. La soluzione è sempre il compromesso, il venirsi incontro e trovare soluzioni propositive a un problema di cui nessuno ha colpa.
Per citare l’esempio di prima, se il costo quel fiore particolare all’ingrosso è triplicato in maniera imprevedibile non è colpa di nessuno, e pertanto non è giusto che il problema ricada solo su una delle due parti.
Potrebbe capitare anche una scarsità di materia prima, quindi di fronte a questi problemi sedetevi a tavolino e trovate sempre la famosa soluzione che salvi capra e cavoli.
In questo caso, l’aiuto di una consulenza con una wedding planner specializzata potrebbe essere un’ottima soluzione. Perché muoversi nel mondo del matrimonio è sempre più complicato, ci sono tanti aspetti nascosti che nessuno dice, e che invece, se mostrati, permettono a tutti di comprendere questo meraviglioso settore.
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