Perché iniziare il mese di ottobre scrivendo proprio un articolo sulle star del cinema che compiono gli anni in questo mese? Bella domanda. Iniziamo con il dire che spesso il mio processo creativo non segue una via logica. Il che vuol dire che può rispondere ad una curiosità personale, ad un input esterno o ad una foto apparsa all’improvviso. In secondo luogo, poi, conta molto il modo in cui le parole seguono spontaneamente il flusso che dalla mia testa le porta alle dita con velocità. Se si unisce tutto questo ne esce una miscela veramente imprevedibile e variegata esattamente come ciò che attira la mia attenzione.
Ritornando alla domanda iniziale e al mese di ottobre con le sue celebrazioni, però, devo confessare che di base c’è una motivazione personale. Ho sempre pensato che si trattasse di un mese speciale, quasi magico, un periodo di passaggio verso la nuova stagione invernale in cui, guarda caso, cade il mio compleanno. E non solo. Perché ottobrina è anche Francesca Fiorentino, anima, cuore e divinità suprema di questo blog.
Le donne di ottobre: Susan Sarandon e Kate Winslet
Terminata la sviolinata personale che potrebbe interessare giusto amici e parenti, però, provo ad entrare nel vivo del discorso spiegando le motivazioni professionali alla base di questo articolo. A spingere e stimolare la mia sempre più bizzarra mente sono state due donne che adoro da tempo immemore. Si tratta di Susan Sarandon e Kate Winslet. La prima ha spento le sue 75 candeline il 4 ottobre mentre la seconda il 5 ha compiuto 46 anni.
Un dato, quello dell’età che non sarebbe un fatto essenziale ma lo riportiamo perché entrambe non ne hanno mai fatto mistero, vivendo il proprio tempo come un’occasione per accumulare sempre più esperienza e forza. Una serie di occasioni, dunque, grazie alle quali definire il modello di femminilità di cui si sono fatte portavoce. Al di là del loro indiscusso talento attoriale, infatti, entrambe hanno fatto valere la potenza della loro voce con uno stile leggero ma determinato. In palio c’è la convinzione che il mondo femminile deve e può essere considerato al di la della forma assunta ma nella sua essenza.
Non è un caso, dunque, che la Winslet stia portando avanti ancora la sua battaglia contro il ritocco digitale delle foto, come dei fotogrammi cinematografici, complici del formarsi di ipotetici modelli di bellezza irreale e irraggiungibile. La Sarandon, da parte sua, è diventata una presenza costante per molte lotte per i diritti civili. Una delle ultime, ad esempio, l’ha vista accanto a Leonardo Di Caprio sostenere la battaglia dei Sioux contro il progetto dell’oleodotto in North Dakota.
Un impegno, quello della Sarandon, che ha mosso i primi passi durante le manifestazioni contro la guerra in Vietnam e che negli ultimi anni ha continuato accanto alle 1000 donne scese in piazza per protestare contro l’allora Presidente degli Stati Uniti Trump e la sua tolleranza zero sull’immigrazione e la riunificazione famigliare. Insomma due donne Bilancia che dell’innato senso della giustizia e di un bisogno istintivo di puntare le luce sull’essenziale hanno fatto un vero e proprio stile di vita.
Il 22 ottobre di Valeria, Catherine e Joan
Ovviamente non è possibile, almeno per una di loro, ma immaginate se queste tre incredibili attrici potessero ritrovarsi per spegnere tutte insieme le candeline sulle loro torte. Perché, pochi lo sanno, ma Valeria Golino, Catherine Deneuve e Joan Fontaine condividono lo stesso giorno di nascita: il 22 ottobre. La nostra Valeria compie i suoi meravigliosi 56 anni impreziositi dalla sua inconfondibile voce.
Catherine con le sue 78 primavere continua ad essere sempre una droga di nome Julie. Jane, invece, è entrata di diritto nell’Olimpo delle eterne stelle di Hollywood. Scomparsa nel 2013 a 96 anni, oggi avrebbe passato di gran lunga i 100. La sua immagine cinematografica, però, non ha subito nessuno variazione e, per sempre rimarrà una delle muse di Alfred Hitchcock.
Nonostante appartengano a generazioni diverse anche piuttosto lontane tra loro, però, tutte e tre condividono una bellezza interpretata in modo diverso a seconda del tempo che le ha viste protagoniste. Valeria rappresenta da sempre la donna forte e indipendente che, però, non rinuncia ad un sex appeal che può essere tradotto in fascino per la sua naturalezza.
La Deneuve, invece, ha rappresentato una bellezza algida scaldata, però, da un fondo di ambiguità tra seduzione e innocenza. Chiudiamo con Joan, la donna dotata di un aspetto freddo e controllato definito da una timidezza di fondo. Tutta apparenza perché, come diceva proprio Hitchcock, non sai mai cosa aspettarti da questo tipo di femminilità. Può coglierti di sorpresa anche all’interno dell’intimità di un taxi.
Julia e Wynona, le donne scorpione di ottobre
Fino a questo momento le attrici prese in considerazione hanno tutte vestito, anche se in modo diverso, la grazia e l’ariosità della Bilancia, segno cui appartengono. Con Julia Roberts e Wynona Ryder, invece, si entra nei meandri meno rassicuranti di una femminilità Scorpione. Julia il 28 ottobre spegnerà 54 candeline e dire che sembrava ieri quando ha incarnato il sogno romantico in Pretty Woman, scalzando di diritto “ quella gran culo di Cenerentola”. Nonostante gli stivali al ginocchio siano tornati prepotentemente di moda, però, ora è in una fase completamente diversa della sua vita in cui prendere meno sul serio i richiami effimeri dei riflettori.
Per lei, infatti, oggi la vie est belle, come recita la pubblicità del profumo Lancôme di cui è Testimonial da qualche anno, incarnando una bellezza elegante ma molto quotidiana che non sembra prendersi troppo sul serio. Completamente diversa, invece, è Wynona Ryder che il 29 ottobre compirà un compleanno importante, quello dei suoi 50 anni.
Simbolo dei ragazzi cresciuti a cavallo tra gli anni ottanta e novanta, nel corso della sua esistenza ha vissuto situazioni altalenanti. La sua è stata una femminilità minuta, dalle forme essenziali eppure attraversata da onde d’inquietudine cosi forti da renderla una creatura eternamente in ebollizione. Un modello di donna, dunque, incredibilmente affascinante perché imperscrutabile e potenzialmente “pericolosa”. In un certo senso, dunque, la vera essenza di uno Scorpione.
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