Il mondo dei libri è sicuramente un mondo vasto e variegato, costituito da classificazioni di ogni tipo e genere. Alcuni libri sono facilmente classificabili, altri son talmente particolari che rientrerebbero in più categorie o che, semplicemente, costituiscono un genere a sé stante. Una tipologia di libri che piace in maniera universale a tutti, grandi e piccini, sono senza dubbio gli albi illustrati.
Lo si apre e ci si immerge del tutto nella sua lettura, lettura molto breve ma sicuramente molto intensa.
Il mondo dell’editoria infantile è costellato di libri di ogni genere, fumetto, manga, fiaba, favola, romanzo, ma l’albo illustrato ha in sé qualcosa di magico.

Foto di Annie Spratt su Unsplash
Albi illustrati, scopri la magia
Da cosa è caratterizzato l’albo illustrato? Da immagini e testo che si incastrano alla perfezione tra di loro; l’illustrazione non è semplice disegno ma parte viva e partecipe al racconto scritto. Nell’albo illustrato persino la grafica e il formato del libro stesso entrano a far parte del racconto. In questa maniera, diventa una esperienza interattiva per il bambino che riesce a immedesimarsi nel racconto e a farne parte. Una volta già vissuta l’esperienza narrata nell’albo illustrato (ad esempio un trasloco o l’arrivo de un fratellino), il bimbo riesce ad affrontare con maggiore consapevolezza l’evento nel momento in cui avverrà nel mondo reale.
Albi illustrati, perché sono importanti
Gli albi illustrati sviscerano sentimenti e per questo che piacciono tanto anche agli adulti. L’adulto spesso rivive dolori e traumi vissuti da bambino ed è questo che rende l’albo un libro speciale. Alla stessa maniera, stimola la curiosità e la riflessione, apre la mente a nuovi mondi, amplifica la fantasia.
Esistono tanti tipi di albi illustrati, come i libri nomenclatura, nei quali i bambini cominciano a imparare il concetto di insieme e a categorizzare e nominare gli oggetti. I silent book, libri silenziosi, senza parole, ma che parlano all’anima attraverso le immagini. In questo elenco possiamo aggiungere i libri brulicanti, sempre senza parole, ma raffiguranti uno spaccato di realtà quotidiana, pieni pieni di particolari e dettagli che stimolano l’attenzione e la curiosità del bambino.
Possiamo non nominare invece i libri tattili e interattivi? Son libri che hanno parti di materiale diverso da carta e cartoncino da toccare, con buchini, solchi per le dita, musiche, suoni della natura e versi degli animali: quando un semplice libro diventa un gioco a tutto tondo e il bambino impara giocando! Negli ultimi anni si stanno anche diffondendo gli inbook, libri in simboli della comunicazione aumentativa alternativa (CAA) che semplificano la lettura a tutti coloro che per motivi psicomotori hanno difficoltà a comprendere il testo di un libro.
Quando cominciare con la lettura?
Quando cominciare a leggere a un bambino? Il prima possibile, già dal pancione! E’ stato appurato che a partire dal quinto mese di gravidanza il nascituro percepisce i suoni esterni e interagisce con essi.
Perché leggere ai bambini? Ci sono innumerevoli motivi a favore della lettura ad alta voce ai bimbi, motivi di natura linguistica, psicologica, pedagogica e persino motoria. Ma in questo articolo vorrei sottolineare il motivo più importante: leggere ai propri figli rafforza e rinsalda il legame che si è creato con loro.
È un momento magico, di grande intimità che difficilmente si viene a creare in altri momenti. Perciò sfruttiamolo, usiamo i libri per comunicare con i nostri figli, per affrontare insieme un dolore o una situazione critica, oppure per farsi quattro risate insieme con un libro divertente. Il libro, in questo caso l’albo illustrato, non è un semplice oggetto: è un grande alleato dei genitori che cercano di crescere bambini sereni!
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