Dai su, facciamolo tutte insieme ora… togliamoci subito quella voglia di sfottò che ci è salita da quando abbiamo visto il titolo sulle tecniche energetiche… Dalle sette sfere di Goku, al potere della sacra scuola di Okuto, al potere di Grey skull, per finire urlando con “Pikaciù… scelgo te!” lanciando una sfera in mezzo al soggiorno sotto lo sguardo attonito della famiglia. (E ovviamente vi invito a lanciarne altre!)
Riprendiamo i nostri quattro passi tra le discipline olistiche, volti a far chiarezza e capire quali possano fare per noi o anche solo incuriosirci!
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Foto di William Farlow su Unsplash
Tecniche energetiche, cosa sono?
In cosa consistono esattamente queste robe energetiche? Quale diavoleria sarebbe mai questa?
Spesso, quando un operatore racconta di praticare (ad un pubblico inesperto) una certa disciplina che lavora sulla energia, o cala il silenzio, o qualcuno ridacchia per finire che poi altri, per coprire l’imbarazzo generale, esclamano: “uh, si” io a quelle cose lì credo tantissimo!”. Quelle robe lì.
Intanto mi piace sempre specificare che, quando si parla di “energia”, non ci si riferisce a qualcosa di “magico” che non appartiene a questo mondo o dimensione. Il nostro corpo, le nostre cellule, producono e necessitano di energia ogni giorno. È un procedimento essenziale per rimanere in vita. Ci serve per muoverci, pensare, camminare etc… persino per produrre energia ci serve energia! Non è un concetto al di fuori di noi. È semplice fisiologia e processi chimici naturali.
In seconda specifica l’energia è fortemente in relazione con le emozioni, ci basti pensare a quando ci accade un qualcosa di brutto e ci sentiamo immediatamente più tristi… e più “scarichi”, e non solo in maniera figurata… abbiamo materialmente meno voglia e forza di fare le cose, mentre quando qualcosa ci va bene o riceviamo una bella notizia immediatamente ci sentiamo più “carichi”.
Fin qui direi tutto chiaro. Quindi le emozioni influenzano la nostra energia.
Come funziona l’energia?
Ora la domanda che non tutti sono sempre pronti a dibattere: è possibile interagire con l’energia?
Secondo la fisica quantistica continuando a scindere l’atomo fino alla più piccola particella, quello che si trova, ad oggi, sono particelle talmente piccole da poterle definire “vibrazione”, ovvero qualcosa che non si può vedere ad occhio nudo, che non si può percepire ma che comunque esiste. Quindi le vibrazioni sono la parte più piccola, al momento conosciuta, della materia, ed ecco spiegato come sia possibile interagirci perché l’energia rimane pur sempre materia, ma nella sua forma più “piccola”.
Di tecniche energetiche ne esistono molte, ed ognuna ha il suo personale metodo per interagire con la materia nella sua forma più impercettibile.
Non esiste un modo universale per percepirla, qualcuno usa il palming, ovvero la sente a livello quasi tattile mantenendo i palmi a pochi centimetri di distanza dal corpo che sta testando (il mago Oronzo di Mai dire Goal avrebbe detto “con la sola imposizione delle mani posso ungervi la giacca e la cravatta! Ueeè). Ma esattamente come accade nelle sottomodalità della PNL, ognuno di noi ha un canale prediletto per “percepire le energie” per qualcuno può essere il tatto, per altri la vista, per altri ancora l’udito o la “percezione sottile“ quasi paragonabile ad una sorta di istinto.
Lo scopo di lavorare con le tecniche energetiche è quello di intervenire sui CHAKRA e sull’AURA: i primi sono delle specie di “porte di accesso dell’energie esterne” che permettono uno scambio energetico tra dentro e fuori (i principali sono 7, ma ne esistono migliaia nel corpo umano, ogni punto di agopuntura può definirsi “chakra”) mentre l’aura invece è un campo di energia che si espande intorno a noi su più livelli.
Il ruolo della respirazione
Un’ altra cosa che accomuna tutte le tecniche energetiche è l’attenzione alla respirazione, proprio perché si lavora sempre sull’ “energia vitale”, è importantissimo che il respiro sia presente e regolare, quando questo non avviene, perché si è affannati o lo si sta trattenendo, le tecniche non possono agire efficacemente.
Quali benefici si ottengono, quando riceviamo un trattamento energetico?
Se abbiamo fatto nostro il concetto che siamo fatti tutti di energia, e che la materia altro non è energia in uno stato di condensazione maggiore e quindi solamente più compatto, allora non sarà difficile comprendere che qualsiasi trattamento energetico o informazionale che riceviamo arriverà ad agire anche sul corpo. A volte può volerci più tempo prima di vedere cambiamenti importanti ma questo solo perché la materia è lenta per definizione ad incorporare il cambiamento.
Ciò che più facilmente si prova quando si riceve un trattamento è un senso di profondo rilassamento e di pace, a volte cambia il respiro o rallenta il battito del cuore, e i fattori che influenzano il percepito possono essere molti: se mi fido della persona che mi sta applicando la tecnica, se mi piace la tecnica, il mio stato mentre ricevo, il mio eccessivo attaccamento a ciò che voglio ottenere, ma soprattutto riceverò quello che è giusto per me, in quel momento, per il mio massimo bene e per il bene di chi mi circonda (questo se si utilizzano tecniche o intenti puri e non atti a ledere il libero arbitrio).
Insomma: non entrerà o uscirà nulla che io non decida di far entrare o uscire (al discorso fatture, maledizioni ecc… dedicheremo un capitolo prossimamente).
Nel prossimo articolo analizzeremo alcune tecniche cosiddette energetiche e spiegherò la differenza tra energetiche ed informazionali.
Alla prossima!
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