Come reagireste se vi dicessi che le prorompenti e un filo eccessive Kardashian non brillano poi di così
grande originalità nel mondo del marketing e della cultura popolare? Sono convinta che la maggior parte
delle persone non ne rimarrebbe minimamente sorpresa. Mente un’altra si interrogherebbe su chi diamine siano queste Kardashian. A parte gli scherzi, questa famiglia di donne imprenditrici di loro stesse e della propria immagine è stata tirata in ballo da più di una rivista per rendere più agevole al grande pubblico la conoscenza con un altro nucleo femminile che, in tempi improbabili per l’indipendenza femminile, riuscì nell’impresa impossibile di far parlare di se. Ma, soprattutto, lasciò un’impronta nel costume e nel mondo della cultura. Stiamo parlando delle sorelle Mitford che, secondo la descrizione poco lusinghiera di un giornalista del New York Times dell’epoca, venivano descritte come “Diana la fascista, Jessica la comunista, Unity l’amante di Hitler, Nancy la romanziera, Deborah la duchessa e Pamela la discreta esperta di pollame”.
Insomma un nutrito e variegato gruppo che, tra gli anni venti e trenta, conquistarono le cronache e, in alcuni casi, diedero molto da parlare agli amanti del gossip.
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Le sorelle Mitford oggi
Ma perché tornare a parlare oggi di queste flapper girl, figlie di un’aristocrazia inglese di campagna,
cresciute tra privilegi economici e distanze emotive? Il motivo è il ritorno alla ribalta dei romanzi firmati da Nancy Mitford e l’uscita di una biografia, intitolata proprio Le sorelle Mitford, biografia di una famiglia straordinaria che, oltre ad andare a ruba tra gli appassionati, ha anche dato vita a dei curiosi viaggi sui luoghi interessati alle loro vicende. Per amore di precisione, però, è giusto dire che la pubblicazione risale al 2018 ma, come spesso accade, il mondo dell’editoria e, soprattutto, il gusto popolare, vive delle improvvise epifanie a scoppio ritardato. Detto questo, proviamo a sbirciare più da vicino nelle foto di famiglia di queste bizzarre ragazze del passato per conoscere meglio le loro personalità.
Le sorelle Mitford tra fascismo e comunismo
Come spesso accade all’interno delle famiglie molto numerose, non è insolito trovare delle personalità tra di loro discordanti, quasi in antitesi per gusti e scelte. Una situazione che si è verificata anche all’interno della famiglia Mitford. D’altronde, in un nucleo così variegato e affollato non sarebbe potuto essere altrimenti. Ma andiamo con ordine. Tutto inizia dal matrimonio dei genitori, David Freeman-Mitford e Sydney Bowles. I due, infatti, vengono definiti dalle cronache come “fascisti di natura”, forse per le loro personalità impositive. Non stupisce, dunque, che la politica, insieme alla cultura, diventa il tema centrale nella narrazione di questa famiglia.
Due delle famose Mitford Sisters, infatti, non hanno mai fatto mistero delle loro simpatie nei confronti di
Hitler e, anzi, genereranno un certo scalpore nelle cronache del tempo proprio per aver frequentato il
Führer in un periodo antecedente lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Alle scelte discutibili di Diana e Unity, invece, si contrappone quella completamente opposta di Jessica che, rinunciando ai privilegi derivati dalla nascita, decide di abbracciare le idee comuniste. Trasferitasi negli Stati Uniti, rimarrà in rapporti molto tesi con la sua famiglia per molti anni. In modo particolare, con Unity e Diana non ci sarà nessun tipo di contatto per il resto delle loro vite.
Ed in questa giostra di convinzioni politiche che, non sempre portò fortuna ai suoi sostenitori, Nancy
Mitford si dichiara socialista. Ed è proprio grazie a lei che oggi si torna a parlare di queste donne
indubbiamente forti e dalle convinzioni estreme che, grazie anche alla loro avvenenza e ad una invidiabile eleganza, riuscirono a diventare un modello per le donne dell’epoca. Ma proviamo a scoprire di più sul talento di Nancy.
Le sorelle Mitford raccontate da Nancy
Iniziamo con il dire che per Nancy Mitford la politica non è stata mai una questione essenziale. Il suo
contributo alla causa socialista e, in modo particolare, alle sorti dell’Inghilterra durante il secondo conflitto mondiale, trovano un termine naturale con la fine della guerra. Da quel momento, infatti, la sua attenzione è catalizzata quasi esclusivamente dalla scrittura. Una scelta che, con il famoso senno del poi, non solo giova alla sua fama personale, ma consegna anche il nome della sua famiglia e la mitologia creata introno alle sorelle ad una piccola parte di storia letteraria.
Le consuetudini famigliari e alcuni eventi della loro infanzia, infatti, sono alla base dei suoi romanzi che, seguendo la strada tracciata dalla saga dei Cazalet, ci consegna il ritratto di un’epoca ben precisa, forgiata da una certa staticità sociale che resiste, nonostante tutto, ai cambiamenti sempre più evidenti all’esterno delle magioni aristocratiche.
Alla scoperta di un’autrice
Come gran parte delle donne in quel periodo, però, i suoi primi passi nel mondo della scrittura avviene
attraverso articoli non firmati su riviste femminili e di pettegolezzi. Fino a quando The Lady non la invitò a tenere una rubrica regolare. Siamo nel 1930, anno in cui si dedica anche al primo romanzo Highland Fling che, ad essere onesti, non viene ricordato per essere un prodotto memorabile. La sua produzione migliore, infatti, è tutta successiva alla Seconda Guerra Mondiale e coincide con il trasferimento a Parigi. Le atmosfere romantiche della ville lumiere e la lontananza dall’Inghilterra le offrono quella tranquillità personale grazie alla quale dar vita ad un mondo apparentemente effimero ma che, oggi, ha il sapore leggero ed irriverente di un ritratto d’altri tempi.
Ovviamente la sua letteratura ha lo scopo d’intrattenere e non si avvale di nessuna intenzione “alta”.
Nonostante questo o, forse, proprio grazie a questa onestà di fondo, il mondo da lei descritto è diventato
fonte d’ispirazione per dei romanzi, denominati come I delitti Mitford. Una serie di gialli, firmati da Jessica Fellowes , in cui le sorelle sono al centro di misteri grazie ai quali creare un crossover tra mondo reale e fantastico. Un universo che lieve, come abbiamo detto, potrebbe accompagnarci in alcuni momenti di relax di questa estate ancora tutta da iniziare.
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