Il mare è libertà! Vuol dire valigia piccola, con pochi capi e accessori mare, scelti bene, organizzati in maniera strategica. Con la gamma davvero vasta di capi e accessori che troviamo nel web, è possibile trascorrere una vacanza spensierata, lontana dai crucci quotidiani ‘oggi cosa mi metto?’, senza rinunciare a stile e gusto personale.
Dall’epoca ormai lontana in cui mi bastavano un paio di short e un cappellino da baseball per sentirmi a posto, ora, da ragazza cresciutella, mi affido a pochi accessori giusti per sentirmi sempre a posto. Nello spazio di un trolley.
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Foto di Artem Beliaikin su Unsplash
Accessori mare
Il cappello di paglia
Anche se non passate le ore sotto il solleone, il cappello lo trovo sempre indispensabile, sia per la spiaggia sia per qualche passeggiata nella cittadina. La paglia ha il grande vantaggio di lasciare respirare la pelle e, se di buona qualità, vi resta per anni. Si dice sia scomodo da sistemare in valigia, ma per questo ho trovato la soluzione qui.
Il cappello in paglia vi toglie dall’impiccio di azzeccare gli abbinamenti con il resto del guardaroba, perché nella sua versione più classica si presenta nei colori neutri del bianco panna al vaniglia. Sconsigliate le tonalità scure perché vi attirereste i caldi raggi del sole, ma se amate i colori, potete spaziare tranquillamente anche al di fuori della palette neutra.
È un accessorio versatile anche negli abbinamenti con i vostri capi estivi: vive bene in compagnia del solo costume da bagno e assieme a camicioni di lino-copricostume, top e pantaloni ampi, maxi dress.
La borsa di paglia
Che dire, se amate gli intrecci, l’estate fa per voi! La paglia è di sicuro il materiale ‘re’ degli accessori mare e, a ben guardare, anche la storia delle celebrities di una volta che affollavano costiere nostrane a francesi ce ne dà prova.

La sola e unica Brigitte Bardot
Da allora il modello di borsa capiente, morbida, pronta ad accogliere tutti gli ammennicoli da spiaggia, ha fatto molta strada. Si ripresenta ogni anno in modelli, taglie e materiali diversi, spaziando dalla rafia, al midollino, alla corda e al vimini. I materiali più rigidi sono i preferiti dai marchi creativi, che le verniciano e le propongono nelle versioni più scanzonate.
Se invece andate sul classico, non avete che l’imbarazzo della scelta, magari lanciandovi su una versione a righe o con l’aggiunta di pon pon.
Più piccole, rigide e con tracolla quelle in versione city o comunque in alternativa alla solita borsa in pelle.
Il copricostume
A essere precise, dovremmo parlare dei copricostume. Quante versioni e quanti capi possono adattarsi alle nostre sfilate in spiaggia? Sempre in tema di freschezza e leggerezza, come non citare il sangallo. Acquistate il vestito in versione lunga o corta, svasato o a figura, a seconda di gusti e di come vi sentite più a vostro agio. L’unico must è che sia in puro cotone (controllate bene l’etichetta). Con le temperature e la traspirazione, è davvero fastidioso trovarsi appiccicato al corpo un tessuto che non lascia respirare.
Restando in tema di vestiti, anche lo shirt dress (o vestito camicia) è un’ottima opzione che può uscire dalla città – dove lo possiamo indossare abbinato a dei pantaloni leggeri – ed entrare di diritto in spiaggia.
Anche qui la scelta del modello è libera, ma mi sento di puntualizzare sempre sulla composizione del tessuto, che dovrebbe prevedere solo materiali puri.
Il vestitone, o maxi dress, è un altro caposaldo del guardaroba da spiaggia, anche perché lo si può trasformare in poche mosse dal giorno alla sera.
Si corre in spiaggia armate di cappello e borsa in paglia, si va all’aperitivo serale aggiungendo qualche bracciale, i sandali-gioiello e una pochette.
La lista dei copricostume potrebbe essere infinita, almeno quanto la vostra fantasia e i gusti personali.
A proposito, sapete che ci sono 10 modi per annodarlo? Guardate qui.
Ciabatte, sandali o zoccoli?
Le ragazze degli anni Settanta come me si ricorderanno degli zoccoli del Dr Scholl. Rossi o blu, non c’era molto da scegliere. Hanno segnato in modo indelebile le nostre scorribande tra sabbia e sole.
Adesso ce ne sono di tutti i colori, dal modello chiuso a quello aperto. E se andate nella sezione ‘Iconic’ – come potrebbe chiamarsi altrimenti? – potete scorrere la gallery e fare un viaggio lungo Memory Lane.
Tornando ai giorni nostri, se desiderate un’alternativa alla solita infradito di gomma, i marchi si divertono a tentarci con colori e materiali.
Dalla ciabatta in seta. A quella in cuoio. Fino a quella in corda oppure gomma, ma logata. E poi ancora, rafia, tessuto, materiale scamosciato, con fascia unica o doppia, incrociata o semplice. Per tutti i gusti e tutte le tasche.
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