Se dici ad un uomo cosa pensa della pochette il 90% delle volte ti risponde: Pochette, ma che borsa è? Se lo chiedi ad una donna, la risposta sarà sempre: Pochette, meno male che ci sei!
Forse tu sei tra quelle donne che preferiscono la borsa maxi perché dentro puoi infilarci davvero tutto.
E ti comprendo, perché anche io amo le borse capienti.
Ma la pochette ha un suo perché e tutte noi dovremmo averne almeno una!

Foto di Marzia Allietta
Pochette, ma che borsa è?
È quella che ti salva la vita in specifiche occasioni come la serata in discoteca, un matrimonio, la laurea della tua migliore amica.
In quelle occasioni che non ti serve altro che cellulare, documenti, rossetto e fazzolettini.
Perfetta per il week-end
È quella che ti fa sentire il profumo del week-end solo a guardarla.
Esci a far colazione con tranquillità, senza tablet dietro, agenda da lavoro, trousse salva vita (quella degli assorbenti, pillole per il mal di testa, Buscopan, etc.)
La semplicità super concentrata
È quella che ti semplifica la vita quando vai in giro col passeggino di tuo figlio e hai già una borsa piena di roba per lui.
A te basta quel poco da tenere a tracolla per sentire il peso concentrato non su di te, ma davanti a te.
Un tocco di leggerezza
È quella che ti fa assaporare attimi di leggerezza accontentando la vista, perché, anche se piccola, corrisponde al tuo gusto in fatto di forma e colore.
Io ho scelto di creare davvero pochi modelli di borse in plastic canvas, perché è un articolo inflazionato in ogni forma di hand-made esista.
Ma nella pochette ho trovato più volte una storia da raccontare.
Tempo fa ho lanciato un modello ancora tanto richiesto – del quale ho messo a disposizione anche il kit per chi avesse voluto cimentarsi da sola nel riprodurla (guarda sotto e approfondisci QUI) – che ha una storia piena di dettagli che ti sarà più facile individuare se, scorrendo l’elenco qui sotto, butterai l’occhio ogni tanto alla foto in copertina.
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La mia pochette, che borsa è?
Ha la forma di una busta perché è nelle buste che si custodiscono meglio parole, pensieri e cose importanti.
Si chiude con un tocco di mano perché le chiusure magnetiche agevolano te che la porti a tracolla
Sul fronte ha tante piccole frange.
Ogni frangia è lì per ricordarti che le cose possono prendere innumerevoli direzioni.
Sta a te tenere decidere quale, andando controvento.
È colorata del colore che vuoi in onore della primavera
Ha una catena sottile e allo stesso tempo adatta ad ogni occasione, perché devi indossarla dimenticandoti di averlo fatto. Si chiama Giuggi.
Perché Giuggi (= Giulia, mia figlia) è vita, è coraggio a due mani per farsi avanti nel mondo facendosi notare per la sua LEGGEREZZA e per il suo BRIO.
Quest’anno ho predisposto un nuovo modello.
Che ha un nome nato spontaneamente, quando non serve trovare qualcosa di necessariamente originale perché la semplicità è il miglior messaggio che tu possa lanciare. Si chiama Love Bag.
Quella dell’amore per la nostra quotidianità
L’amore per le piccole cose
L’amore da condividere con amici, parenti e anche passanti per strada
Quella del se ti dico AMORE, di carezze mi ricoprirai. Un posto nel mio cuore per sempre troverai.
Per vederla devi aspettare qualche giorno che faccia il suo ingresso ufficiale sui miei canali social. Ha appena finito di farsi fotografare per te!
Nel frattempo, pensa a quante belle cose la tua pochette fa o può fare per te ogni giorno.
Sono sicura che mi penserai almeno per un attimo, dopo aver condiviso questo racconto di oggi, quando poggerai la tua pochette alle tue spalle mentre sei al ristorante.
E sorridendo dirai Pochette, ma che borsa sei?!?
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