Ora che abbiamo stabilito cosa si intende per mondo olistico, occorre fare una precisazione: qualcosa che vi faccia dire: “ma allora non avevo capito niente nell’articolo precedente?”. E la domanda è: cosa fa un massaggiatore olistico?
Oltre alla definizione classica che abbiamo esplorato grazie anche alla naturale evoluzione delle parole, in questo preciso momento storico, con il termine “olistico” si identifica un po’ di tutto. Dai vari rimedi naturali, non riconosciuti dalla medicina e dalla scienza ma non per forza osteggiati, alle medicine cosiddette alternative (termine sbagliatissimo!!). Pratiche energetiche o informazionali (reiki, pranoterapia, Quanti-Ka, Theta Healing), alcuni tipi di massaggi. E, dulcis in fundo, proprio per confermarvi che il termine si è un po’ perso per strada, anche alcuni tipi di massaggi erotici. Conosciamone qualcuna insieme, vi va?
Foto di Katherine Hanlon su Unsplash
Cosa fa un massaggiatore olistico?
Esistono moltissimi tipi di massaggi. Alcuni più rilassanti, altri più tecnici, quel che è certo è che il tocco è la forma più antica e istintiva per favorire e facilitare il sistema di autoguarigione. Pensa solo a quando prendi una botta. La prima cosa che fai è sempre quella di portare la mano laddove senti il dolore, e quello immediatamente sembra diminuire. Ecco, la magia del tocco.
Quando vogliamo consolare qualcuno o aiutarlo a stare meglio, allunghiamo le mani e istintivamente frizioniamo la parte che gli fa male, o sulla schiena. Noi non sappiamo perché, ma lo facciamo. A volte anche senza parlare. Perché ci sembra che sia la cosa più “giusta da fare”.
Il tocco è la prima forma di comunicazione che apprendiamo fuori dalla pancia, quando siamo neonati. I nostri genitori ci toccano per farci sentire la loro presenza, ci tengono in braccio, ci massaggiano quando stiamo male.
È stato inoltre riscontrato scientificamente che il contatto tramite il massaggio riduce drasticamente la produzione di cortisolo (ormone dello stress). Agevolando così tutto il “sistema corpo”, favorendo i processi di omeostasi e rilassamento.
I massaggi possono essere grossolanamente suddivisi in olistici, estetici e terapeutici. Si differenziano per il motivo per cui se ne ha la necessità o lo scopo che si vuole ottenere. L’operatore olistico che non abbia conseguito il titolo riconosciuto necessario, non può per legge, in nessun caso, praticare nessun tipo di massaggio che abbia carattere estetico o terapeutico.
Olistici
Ne fanno parte il rilassante, Ayurveda, Thai, Svedese, Californiano, zonale, Hot Stone, pennelli, bambù, etc. Sono tutti quelli che hanno il solo scopo di migliorare il benessere generale della persona. Quelli che vogliamo fare perché ci piacciono, ci rilassano e ci fanno stare bene senza se e senza ma. Possono essere arricchiti con oli profumati, scrub naturali, creme calde e burri , per arricchire l’esperienza sotto altri aspetti sensoriali.
I massaggi erotici utilizzano il termine “olistico” in maniera impropria come copertura, semplicemente perché non possono scrivere o dichiarare (pena chiusure e sanzioni salate) in vetrina “qui si tromba a prezzi popolari ma non possiamo dirlo in giro altrimenti ci fanno chiudere”.
Un altro termine a cui prestare attenzione è “massaggio totale” o “total body” perché, indirettamente dietro a quel “total” potrebbero essere compresi anche organi genitali con happy ending (finale con atto sessuale che di happy probabilmente non ha un granché).
Estetici
Si eseguono solo da estetiste qualificate con diploma conseguito e riconosciuto da scuole professionali, le quali possono anche fare massaggi olistici ma non terapeutici di carattere sanitario (almeno che non abbiano conseguito anche quella qualifica).
Principalmente il massaggio estetico ha come obiettivo quello di migliorare l’aspetto estetico della persona (modellante, linfodrenaggio, anticellulite, per le rughe, per le smagliature…). Non tutte le estetiste amano fare massaggi, ma molte estetiste hanno scelto di ampliare le loro conoscenze abbracciando anche il mondo dei massaggi olistici, proponendo tecniche energetiche e di consapevolezza emozionale.
Sempre di più si sente parlare di “estetica illuminata”. Ovvero operatrici che hanno capito che non basta lavorare solo sul corpo per ottenere risultati profondi, ma anche aiutare la persona a capire quali blocchi emozionali o energetici spingono il corpo a reagire con un inestetismo.
Il lavoro probabilmente è più sfidante, ma con risultati di buon impatto.
Terapeutici
Vengono fatti esclusivamente da personale con competenze e qualifiche in campo sanitario (Fisioterapisti, Massofisioterapisti, ecc…) e servono per risolvere una problematica fisica conclamata.
Vengono prescritti dei cicli di trattamenti specifici dopo analisi e diagnosi.
E… l’osteopata, il figlio di nessuno
Non me ne vogliano gli osteopati per questo momento di ironia, gli sono molto vicina e la trovo una delle professioni più complete e che tra le prime ha avuto modo di identificarsi come olistica nel vero senso del termine.
Non è una tecnica di massaggio, ma è assolutamente da segnalare tra i trattamenti di contatto manuale. Se ne cerchiamo la definizione troviamo: “L’Osteopatia è un sistema consolidato di assistenza alla salute che si basa sul contatto manuale per la valutazione, la diagnosi ed il trattamento di diverse patologie.
Si tratta di una forma di assistenza incentrata sulla salute della persona piuttosto che sulla malattia; si avvale di un approccio causale e non sintomatico (spesso infatti la causa del dolore trova la sua locazione lontano dalla zona dolorosa), ricercando le alterazioni funzionali del corpo che portano al manifestarsi di segni e sintomi che possono poi sfociare in dolori di vario genere.” (fonte: ISO).
Al momento l’osteopatia non è ancora entrata a far parte delle discipline riconosciute come sanitarie, nonostante per la formazione occorrano dai 4 ai 6 anni con attenti e profondi studi di anatomia e fisiologia umana. Sono in corso movimenti di istituti altamente riconosciuti al fine di poter entrare per legge nel riconoscimento in ambito sanitario.
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