La frittata di pasta è un piatto della tradizione campana, nata per recuperare alimenti buoni e per creare un gusto nuovo. È anche una pietanza facile da portare in una scampagnata, in gita scolastica, al mare. Ed è immancabile sulle tavole dei napoletani. Vi racconterò come un piatto semplice può diventare unico aggiungendo l’ingrediente a sorpresa.
Tutto nasce sempre nella cucina di mia nonna Iolanda. Gli ingredienti sono sul tavolo di formica rossa, dove c’è una grande zuppiera di ceramica bianca in cui vengono sbattute le uova con tanto formaggio grattugiato, il sale ed un goccino di latte. Poi nella zuppiera vengono mescolati gli spaghetti, che possono essere quelli del giorno prima avanzati perché troppo abbondanti o fatti per l’occasione. Devono mescolarsi bene alle uova, esserne sommersi.
Poi si prepara sul fuoco una grande padella dai bordi alti cosparsa di olio e un grande coperchio piatto. Si fa scaldare l’olio e quando è ben caldo, si tuffa il composto e si lascia a fuoco moderato…Ma è qui che inizia la magia della frittata di nonna Iolanda. Questa frittata me la preparava quando dovevo fare una cosa nuova, fin da piccola, un compito in classe, un’interrogazione, un esame all’università. Si perché la sua sorpresa era un portafortuna.
Frittata di pasta, e ora la magia
La magia ora iniziava: la grande zuppiera doveva essere ripulita dalle uova, e lei passava il suo pollice per raccoglierle. Le sue mani erano morbide, paffutelle, anche se le dita erano affusolate. E sulle nocchie le fossette. Dopo per ripulire bene prendeva una grande mollica di pane, l’inzuppava bene nell’uovo rimasto e poi la nascondeva bene nella frittata. Poi quando si iniziava a fare la crosticina con il coperchio la girava, in modo perfetto e continuava a cuocerla fino a che diventava dorata e croccante.
Quando poi stava per tagliare la mia fetta, mi chiedeva : è oggi il giorno…e allora vedrai che se trovi la mollica di pane che ho nascosto vedrai che andrà tutto bene. A quel punto, tagliava la fetta. Come per magia ogni volta la mollica era lì ed io ero così contenta. Sarà stato un caso, ma tutto andava per il verso giusto. Capitava anche che attorno al tavolo di formica rosso, ci fossero i miei cugini, e la frittata di pasta era al centro del tavolo, sempre prima di tagliare le grandi fette, si fermava e diceva: chi troverà una mollichina nella fetta sarà fortunato.
Oggi dopo tanti anni, ho capito il valore di quella mollica. Era l’amore che metteva nel preparare il cibo prendendosi cura del corpo, ma soprattutto dell’anima e del cuore, donandomi la magia della sorpresa. Ed oggi ogni volta che preparo un piatto per qualcuno, aggiungo sempre anche io “la mia mollichina magica”.
Occhio agli ingredienti
Per la frittata di pasta ho scelto un pastificio artigianale di Gragnano, Pasta Cuomo. Del resto, per una ricetta della tradizione ci voleva una pasta speciale. Creata nel pastificio più antico al mondo che, dal 1820, ci nutre con amore. Un’azienda guidata dalla figura determinante di Amelia Cuomo.
Frittata di pasta con sorpresa
Ingredienti per quattro persone
- 250 g di spaghettoni, per me Pasta Cuomo.
- 4 uova intere
- sale
- 1 o 2 cucchiai di latte
- formaggio grattugiato abbondante
- olio extra vergine q.b.
- una grande mollica di pane
Procedimento
Facciamo bollire gli spaghetti, scolandoli al dente e lasciandoli intiepidire.
In una grande zuppiera di ceramica sbattiamo le uova con il sale e un goccio di latte. Uniamo il formaggio grattugiato e poi gli spaghetti a temperatura ambiente, amalgamando bene.
Prepariamo sul fuoco una grande padella dai bordi alti e un coperchio piano, versiamo un generoso giro di olio e quando sarà caldo versiamo subito l’intingolo, la fiamma deve essere molto alta.
Ora con la grande mollica puliamo la zuppiera dalle uova e mettiamola ben nascosta nella pasta, copriamo e lasciamo a fuoco vivo per 5 minuti. Poi abbassiamo la fiamma e lasciamo andare fino a quando ai lati vedremo gli spaghetti colorarsi.
Poi con il coperchio capovolgiamo la frittata e lasciamo ancora cuocere. Il colorito deve essere dorato, con una crosticina appetitosa.
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