Era il lontano 1998 quando in una ormai famosissima puntata di Sex and The City Charlotte comprò il suo primo “discretissimo” Rabbit, mostrandolo al mondo senza alcun imbarazzo. Rivedere quell’episodio, oggi, fa quasi tenerezza, visto che nel frattempo il mondo dei sex toy è cambiato, si è rinnovato ed è diventato un argomento di discussione (e di censura) abbastanza diffuso.
Eppure, ancora per molti i giocattoli erotici sono oggetti disdicevoli, brutti, riservati agli “sfigati”, alle persone sole e che replicano con materiali e colori non ben identificati parti del corpo che non dovrebbero mai essere mostrate in pubblico, a un pubblico “per bene” quantomeno.
Foto di Dainis Graveris su Unsplash
Sex Toy, tutta la verità
La realtà è un po’ diversa. Accanto ai classici giocattoli esistono una vasta gamma di oggetti molto curati nel design (alcuni marchi vincono annualmente dei premi). Nei meccanismi (la pila è superata, i giocattoli si ricaricano con una presa USB). E nei colori che vanno dal viola tenue all’azzurro, dal nero al giallo, dal rosa al grigio perla e al bordeaux. Con forme talmente innovative che, se esposti in un salotto, si potrebbe facilmente scambiare per oggetti d’arredo mentre, se indossati, diventano collane o anelli.
L’immaginazione, il gioco sono alla base di molti di questi utili accessori ai quali spesso si collega una politica sex positive volta a educare, ad abbattere barriere, a creare una visione aperta e rispettosa della persona senza alcuna discriminazione. Giocattoli pensati per tutti i corpi, per chi vive la disabilità, per le persone anziane, per la comunità queer.
Oggi i siti più innovativi e attenti non presentano più distinzioni di genere ma distinzioni per tipologia o uso. Molte start up nascono proprio per venire incontro a esigenze e bisogni diversi. Perché la sessualità non è unica, non è uguale o replicabile ma si esprime in modalità diverse tante quante sono le persone.
Sex toy, 100% sicuri
Se un tempo i sex toy erano prodotti con materiali a dir poco dozzinali o comunque sospetti, oggi i migliori sono fabbricati in silicone, in acciaio di tipo chirurgico, in vetro, in legno, in porcellana, in ceramica, in materiali ecocompatibili completamente riciclabili o addirittura in materiali recuperati ma sempre sicuri per il corpo.
Il mondo cerca di evolversi e così, le case di produzione più attente cominciano a ridurre la plastica o a utilizzare quella recuperata dagli Oceani. A produrre confezioni in cartone riciclato e giocattoli ecocompatibili o composti da materiali recuperati. Questa attenzione non toglie nulla alla sicurezza dei prodotti stessi che, per non creare danni al corpo, devono essere sempre non porosi per evitare la prolificazione di batteri nocivi.
Il sex toy? Un aiuto
Un aspetto che mi preme sottolineare è che un giocattolo erotico non sostituisce nulla ma è un ausilio. L’amore, la passione, l’immaginazione, la chimica fra due o più persone sono prodotte solo ed esclusivamente da noi stesse. Anche perché, è praticamente impossibile pensare di poter entrare in competizione con un oggetto che è pensato, disegnato, prodotto con un unico fine: farci godere.
Impossibile replicare potenza, velocità, suzioni, titillamenti, massaggi circolari con effetto ondulatorio o sussultorio, ondate di calore, infinite intensità e modalità di vibrazione, dimensioni, oscillazioni, pressioni, che normalmente hanno una durata ininterrotta di almeno un’ora. Impossibile a meno che non si abbia una relazione con un robot.
Da diversi anni, inoltre, sono approdati sul mercato giocattoli che possono essere gestiti a distanza non da un semplice telecomando ma direttamente dal cellulare. Una soluzione ottimale per chi vive relazioni con partner lontani o, in epoca COVID, teme contatti troppo diretti.
Amarsi a distanza controllando o facendo controllare il sex toy con un semplice tocco dello schermo del cellulare oppure lasciandosi guidare dalla musica, dai rumori esterni o dalla voce. Un mio cliente comprò uno di questi giocattoli dicendomi che sarebbe stato utilissimo durante i noiosi pranzi di famiglia…
A ognuna il suo toy
Molti giocattoli e molti corpi. Ognuna ha il suo e così la scelta può variare fra un tradizionale vibratore, un G-rabbit, un finger vibrator, un ovetto vibrante, un bullet, un plug, uno stimolatore a onde soniche… tutto si può usare da sole o in coppia.
E ancora: candele massaggio, oli massaggio, pennine per scrivere sul corpo con annesse caramelline frizzanti, lubrificanti vegani, biologici, profumati, leccabili, con effetto caldo o freddo, stimolanti sempre con un delizioso effetto calore, perché in fondo tutto è un gioco. L’unico limite è la fantasia e, ovviamente, la mancanza del consenso.
In fondo se pensate che il primo sex toy della storia è un dildo di pietra risalente al 29.000 a.C. e che è stato ritrovato in una grotta in Germania, noi oggi, nel 2022, non ci siamo inventati nulla o quasi. Abbiamo semplicemente fatto uso della nostra intelligenza, della scienza, della tecnica e della medicina per far evolvere e attualizzare un oggetto sempre esistito.
Alla scoperta di sé
Alla base di questa evoluzione vi è l’esigenza di migliorare la vita delle persone, permettendo loro di riscoprire o scoprire il proprio corpo e i propri desideri scevri da imposizioni culturali il più delle volte castranti e punitive. L’eros, la sessualità, sono da decenni una delle battaglie per scardinare una visione patriarcale, sessista fortemente stereotipata che relega le persone, molto spesso le donne, a ruoli che non prevedono scelta, autonomia, consapevolezza e autodeterminazione.
Basta ricordare Betty Dodson, che a partire dagli anni Settanta ha organizzato incontri aperti alle donne dove si praticava l’autoerotismo come riscoperta di sé e del proprio benessere, un atto politico e vitale, o a tutte coloro che hanno scelto di promuovere, attraverso il loro corpo e il loro vissuto, una sessualità consapevole e libera.
Ho iniziato a lavorare nel mondo dei sex toy proprio con questo approccio: creare un luogo aperto e inclusivo dove l’eros non è tabù ma un atto di consapevolezza, autodeterminazione, rispetto, conoscenza di sé e dell’altro.
Per curiosità o richiesta di informazioni potete scrivermi a info@mondipossibili.store.
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