Questo 2022 è un anno di svolta. Eh, che parolone!!!! D’accordo, ogni anno può essere un anno di svolta, ma in questo caso sento che la definizione sia più calzante che mai. Ho deciso di volermi bene e di chiudere tutti i conti in sospeso della mia vita. A partire dalla cura che dedico al mio corpo (tutto il mio corpo). E non si tratta solo di skin care quotidiana, che comunque è un tassello fondamentale di questo percorso, ma di rinnovata attenzione ai sintomi di malessere e a tutti quei piccoli e grandi malanni fisici che iniziano ad affiorare.
Se c’è una cosa che la pandemia ci/mi ha insegnato è ad amare incommensurabilmente lo stare bene (anche quando hai il sacrosanto diritto a stare male). Voglio godere dello stare bene e accogliere i momenti di down con la stessa grazia. Perché stare bene è anche accorgersi di stare male.

Foto di Content Pixie su Unsplash
Ho deciso di volermi bene, ecco cosa ho fatto
Te lo traduco così: ho iniziato una cura dentale molto profonda che avevo da lungo tempo rimandato a causa dell’atavica paura del dentista. Anche questo è prendersi cura di me.
Sono andata dalla nutrizionista per togliere 10 chili di troppo che ho accumulato non durante il lockdown ma negli ultimi 5 anni.
5 anni in cui il mio corpo ha fronteggiato diversi “attacchi” e si è dovuto assestare su una grande serie di cambiamenti. In questo arco di tempo ho iniziato e chiuso due relazioni sentimentali importanti e le mie cellule hanno faticato non poco a rimettersi in ordine. Per non parlare del cuore e dei sentimenti.
Nel mezzo, la pandemia, la paura di morire, della solitudine. Capisci bene che si può fare davvero fatica a ritrovare il bandolo della matassa.
Oggi amo la mia solitudine
Perché in effetti me ne sto da sola ma non sono isolata e chiusa. E perché alla fine mi permette di avere dei piccoli rituali o se vuoi una routine sana.
Ho deciso di volermi bene da subito
Oggi si chiude gennaio, un mese che è sempre molto pesante per me, ma che è anche il primo passo dell’anno quindi dentro di sé contiene quel semino che coltivo e curo con amore. Proprio durante gennaio ho iniziato una famosa routine sana.
Una piccola allodola
Mi sveglio presto per poter godere di un risveglio lungo e calmo. Con una bella e abbondante colazione a letto e tanta morbidezza.
Svegliarmi prima mi dà la possibilità di fare qualche esercizio, SE ne ho voglia e forza. Ho abbandonato le tabelle rigide e l’impostazione militaresca del devo fare tot cardio, tot pesi etc. Non è per me. Di sicuro nella giornata inserisco una lunga passeggiata a ritmo sostenuto con musica energica nelle orecchie.
Mi dedico poi una bella doccia coccolosa, con una musica di sottofondo scelta con cura. E appena è tutto finito, metto in ordine il bagno lavando i sanitari, almeno superficialmente in attesa della pulizia più profonda del fine settimana.
Non salto mai la skin care. Durante il lockdown la pelle è cambiata tanto. Ho sempre avuto una bella pelle, ma a questo giro ha avuto davvero un mini crollo che sto imparando a non drammatizzare (e per me è quasi impossibile).
Ho aggiunto uno step alla detersione e introdotto più sieri con funzioni antiossidanti. I prodotti che uso, neanche a dirlo, sono tutti bio (la chimica interviene ovviamente nella conservazione delle sostanze e nell’interazione delle molecole tra loro). Trovo ottimi quelli di La Saponaria che ho comprato in blocco per il rapporto qualità/prezzo (è un consiglio da amica non pubblicità ovviamente).
Cibo buono e tanto verde
Mangio bene (santa nutrizionista) e dedico molto tempo alla preparazione del pranzo dove ho sempre una bella insalata fresca da condire con due cucchiaini di olio di semi di lino, per avere la mia dose di Omega-3 quotidiana. Ovviamente, durante il pranzo stacco tutto perché non voglio essere disturbata. Al massimo mi concedo qualche serie o film.
Metto subito in ordine la cucina perché l’idea di avere pulito alleggerisce la mia mente. E faccio arieggiare casa più volte.
Ho preso delle piantine che danno un senso di vita. Anche se non sono una botanica nata, va detto.
Mi ripeto come un mantra la frase goditela!. Perché ogni piccolo passo va goduto, senza pensare di perdere tempo. E quando l’ansia da oddio ho dimenticato questo, devo fare quest’altro si affaccia, prendo una piccola nota sul da farsi, che affronto quando posso.
Lavoro organizzato
Trovo utile (per me) fare un piccolo elenco di cose da fare nella giornata che poi spunto di volta in volta. Ogni task ha il suo tempo di realizzazione che più o meno conosco. Ma in questo modo gestisco anche l’emergenza.
Faccio anche un elenco di cose da fare settimanali. Sfrutto la domenica come giorno di lavoro leggero, mentre il sabato è consacrato allo svago e al riposo. Cerco di non mettere mai troppe cose assieme e mai il lunedì, giorno in cui ho sempre energia piuttosto bassa.
Insomma, cerco di ascoltare le esigenze del mio corpo e della mia testa, evitando di comprare cose che non servono, ma investendo in prodotti che cambiano davvero la mia qualità di vita. Sulla spesa devo migliorare un sacco perché mi accorgo di non sapermi ancora calibrare. C’è tempo.
È tanto? Poco? È che adesso sento di fare. E ho voluto condividerlo con te.
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