Assorbenti costosi? Sì, i migliori lo sono. Quelli che assorbono, lasciano asciutte e pulite e poi profumano come un prato in cui sbocciano violette e rose. Ce ne sono altri a meno di un euro, ma si appiccicano nella parte sbagliata degli slip (in genere sul sedere), slittano a ogni passo, si appallottolano e ti fanno ricordare che la fisiologia umana non è un pranzo di gala.
Quindi c’è la fregatura.
Assorbenti costosi, un affare di donne
Compro assorbenti da quando avevo 12 anni. Ti raccontai con emozione il giorno in cui divenni donna, in una bellissima domenica di tanto tanto tempo fa. Da quel giorno la spesa mensile per gli assorbenti è sempre stata una costante della mia vita e di quella di tante altre donne. È una cosa con cui impariamo a trattare fin da ragazzine.
E se all’inizio la scelta dell’assorbente giusto diventa una parte del processo di crescita (iniziamo a scegliere, diventiamo acquirenti responsabili e coscienti), al ventesimo anno di mestruazioni il dubbio comincia a venirti: ma quanto spendiamo?
Foto di Annika Gordon su Unsplash
Iva al 10% che vuol dire?
La notizia è questa: con la Legge di Bilancio 2022 l’IVA sugli assorbenti passerà dal 22 al 10 per cento. Si tratta di una soluzione già applicata, la riduzione dell’IVA al 5%, ma solo sugli assorbenti compostabili o lavabili e sulle coppette mestruali.
Ottimo, ovviamente, ma gli assorbenti standard continuano ad avere un’IVA pari al 22 per cento. Tradotto in soldoni vuol dire che la spesa mensile media va dai 7 ai 10 euro. La speranza è che si seguano finalmente le indicazioni tracciate dall’UE. Che chiede di eliminare la tassa sui prodotti per l’igiene femminile. Applicando esenzioni o aliquote IVA allo 0 per cento.
Come possiamo agire noi?
Combattiamo la battaglia contro gli assorbenti costosi o di poca qualità con armi intelligenti. Ma intelligenti per davvero. Ecco per te quattro alternative ottime per le tue mestruazioni.
Assorbenti lavabili
La mia mamma è sempre stata contraria agli assorbenti. Era convinta che provocassero irritazioni. Non aveva tutti i torti, ma è innegabile che quei materassini ripieni di fluff fossero pratici. Quindi agli inizi della mia carriera mestruale io utilizzavo, almeno in casa, dei piccoli asciugamani. Che poi lavavo accuratamente dopo l’uso e conservavo fino all’impiego successivo.
È lo stesso principio degli assorbenti lavabili di oggi. Solo che all’epoca giudicavo straziante l’intera operazione. Oggi è tutto diverso. Adesso infatti la questione ambientale è importante e l’uso di assorbenti lavabili è consigliabile per diminuire i rifiuti.
Ce ne sono tantissimi, per ogni flusso e situazione. Si lavano facilmente e durano fino a cinque anni. Sono un’ottima soluzione.
Pro: ambiente felice
Contro: gestione pesante. Devi subito lavare gli assorbenti che togli per evitare macchie resistenti.
Consiglio: usa sempre acqua FREDDA per eliminare subito il sangue.
Mutande assorbenti
Il principio è lo stesso degli assorbenti lavabili, ma le mutande assorbenti hanno in più la comodità di essere indossate, quindi non c’è alcun ingombro (diciamolo, la cosa più noiosa è proprio questa). Anche qui, ci sono diverse misure e gradi di assorbenza. Se scegli questa soluzione non farai fatica a trovare quella giusta.
Pro: ambiente felice
Contro: come con gli assorbenti, lava subito gli slip.
Consiglio: usa sempre acqua FREDDA.
La coppetta
Tante la amano, molte la odiano. Ha però una sua importanza, soprattutto quando si parla di cura dell’ambiente. Si tratta di una coppa di silicone che si inserisce nella vagina dopo una serie di piegature, si apre e raccoglie il flusso. Per estrarla e pulirla devi tirare il piccolo cordoncino che resta fuori.
Pro: ambiente felice.
Contro: poca praticità. Fatico a pensare a una coppetta che puoi togliere e sciacquare nel bagno del tuo ufficio.
Consiglio: prima del primo uso devi sterilizzarla in acqua bollente.
Assorbenti compostabili
Sono la mia scelta. Si trovano online e nei negozi biologici, hanno un costo contenuto (vedi sopra) e soprattutto possono essere gettati nell’umido. Si dissolveranno in pochi mesi, circa 6, rispetto agli anni di decomposizione degli assorbenti tradizionali. Se sei “tradizionale”, si tratta di una buona scelta.
Pro: ambiente felice, praticità.
Contro: sono ingombranti come gli assorbenti tradizionali
Consiglio: verifica che nel tuo Comune di residenza si possano compostare correttamente.
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