Ricordate quella timida e bionda creatura che nei momenti di sconforto cantava «I sogni son desideri chiusi in fondo al cuor» insieme ai suo amici topini? Bene, prendetela, salutatela con gentilezza e mettetela da parte. I tempi, d’altronde, sono cambiati e bisogna far spazio al nuovo. Infatti, al posto della tradizionale, quanto romantica e sfortunata Cenerentola, oggi Prime Video consegna all’immaginario collettivo Ella, mossa dal desiderio di lasciarsi dietro le spalle le angherie delle sorellastre e di avere, tenetevi forti, una carriera.
Sì, avete capito bene. La giovane Ella, interpretata dalla pop star Camila Cabello, sempre vessata dalle due arpie con in testa la matrigna, fantastica sulla possibilità di avviare il proprio business di alta sartoria: Abiti by Ella. Sì, perché, a dispetto della tradizione, anche gli archetipi romantici sono destinati a cambiare, camminando di pari passo con le ragazze della nuova generazione.

Camilla Cabello. Foto: Kerry Brown
Cenerentola: principessa o imprenditrice?
Un interrogativo opportuno, quasi inevitabile, soprattutto se si osservano le ultime eroine Disney, tutte rivolte ad una sana e ragionevole indipendenza. Cenerentola, però, è un’altra cosa. È un classico che, dalla metà degli anni cinquanta ad oggi, ha incarnato il desiderio del sogno d’amore. Ma se questo sogno fosse cambiato e con lui anche il modo d’intendere il sentimento?
A tal proposito sarei curiosa di ascoltare le opinioni di un Walt Disney, sicuramente sconvolto difronte alla scomparsa del suo angelo del focolare. Per non parlare dell’innovativa versione della Fata Madrina. Mai avrebbe immaginato che anche la sua Cenerentola, un giorno, avrebbe desiderato essere qualche cosa di più di una principessa, trovando un posto nel mondo.
Cenerentola, un nuovo simbolo femminista?
Non esageriamo con le definizione altisonanti. Non credo assolutamente che Cenerentola, scritto e diretto da Kay Cannon in chiave musical, abbia intenzioni rivoluzionarie e sottotesti sociali. Più che altro rappresenta un esperimento ludico, un gioco con cui i suoi autori hanno provato a raccontare una storia antica con un punto di vista del tutto moderno. E naturalmente , in tutta questa rivisitazione, l’aspetto che più viene messo in discussione è il sentimento. O, almeno, l’esclusiva dedizione a questo.
Cenerentola & the City
Ricordo che in una puntata di Sex & the City, andata in onda secoli fa e riproposta quasi fino allo sfinimento, Carrie faceva riferimento a Biancaneve. Cosa avrebbe fatto se fosse vissuta nella frenetica e moderna New York? Avrebbe aspettato il bacio del Principe Azzurro? Assolutamente no. Piuttosto, cito testualmente, «avrebbe sputato la mela, trovato un lavoro e sottoscritto una polizza assicurativa».
L’amore sarebbe arrivato. Forse. Allo stesso modo Ella, avvolta dal meraviglioso abito creato dalla sua Fata Madrina, difronte alla dichiarazione del Charming Prince, il miglior partito di qualsiasi favola, risponde: «E il mio lavoro?».
Ecco, in questa semplice risposta c’è un mondo intero che divide Cenerentola da Ella. L’amore non viene eliminato o negato ma non può nemmeno condizionare una vita intera, diventando l’unico scopo da perseguire. D’altronde, come possiamo amare se non conosciamo noi stesse e non abbiamo consapevolezza della nostra forza? Meditiamo gente, meditiamo.
Non esistono più le fate madrine di una volta… meno male!
Billy Porter è la Fata Madrina che ogni donna dovrebbe avere. E non perché la sua presenza inneggi al politicamente corretto o strizzi l’occhio alle battaglie LGBTQ. Ognuna di noi merita un Billy Porter nella sua vita perché abbina uno stile incredibile ad una graffiante ironia. In questo modo potremmo imparare ad essere glamour e a non prenderci nemmeno troppo sul serio. A parte tutto, la sua presenza ha fatto parlare i giornali già da molti mesi, diventando l’elemento catalizzatore di questa Cinderella in musical.
Ovviamente il clamore nasce dalla scelta di cambiare la tanto rassicurante fata dall’aspetto un po’ agée e dalle confortevoli rotondità, con una creatura misteriosa e realmente magica. Una sorta di uccello del paradiso dorato proveniente da mondi alieni e, per questo, destinato a cambiare il corso della vita della giovane Ella.
Bisogna essere precisi, però, il suo intervento ha un scopo preciso: offrire alla sua protetta la possibilità di andare al ballo per trovare investitori e acquirenti danarosi per il suo business. Insomma un’eroina romantica con il bernoccolo per gli affari. Nonostante tanta modernità, però, non si può rinunciare ad una scarpetta di cristallo. Perché va bene rincorrere l’affermazione personale, ma sempre su, almeno, un tacco 10.
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