Il fondotinta è uno di quei prodotti essenziali nel make-up. Quello giusto può fare la differenza. Ma a cambiare le carte in tavola è anche il modo di metterlo. Se non ami l’effetto mascherone, ma prediligi un aspetto naturale, quasi acqua e sapone, questo post può fare al caso tuo. Ti parlerò infatti della cosiddetta applicazione alla francese. Una tecnica che ti permette di stendere la base solo in alcuni punti del viso, lasciando liberi altri. In questo modo il risultato sarà molto soft. La tua pelle apparirà levigata nei punti giusti, ma estremamente pulita.
Foto di Element5 Digital su Unsplash
Fondotinta, la base!
Partiamo dalle basi della base (emoticon divertita). Il fondotinta è una crema pigmentata che uniforma l’incarnato del viso, elimina le discromie e copre le piccole imperfezioni. Non sai quanto possa essere importante per te fino a quando non lo stendi sul viso e vedi come per magia tutte le magagne cancellate. Mica perché dobbiamo essere perfette, giammai. Solo per un pizzico di armonia in più. Per anni ci hanno detto che il fondotinta debba essere uguale al colore della nostra pelle. In parte è così, ma non del tutto. Ora ti spiego perché.
Dove applicarlo per il test
Il fondotinta perfetto scompare. Non si deve vedere, non devono esserci aloni, chiazze soprattutto stacchi tra collo e viso. Infatti, non dovresti mai provarlo sul polso o sul dorso della mano, perché in questi punti la pelle non ha mai lo stesso tono di quella del viso. Dove devi applicarlo? Tra mascella e collo. Se hai azzeccato il sottotono, non vedrai alcuna macchia. Fai sempre una prova accurata e aspetta qualche secondo prima di cantare vittoria. Devi vedere se il colore cambia per effetto del contatto con l’aria.
L’importanza del sottotono
Il sottotono è l’indicatore della temperatura della nostra pelle. Immagina il tuo viso come una tavolozza di colori. Ci sono colori chiari e scuri, brillanti e soft. Freddi o caldi. A seconda dell’incrocio armonico di questi valori si apparterà ad una stagione cromatica. Quando scegli il fondotinta è il sottotono che devi considerare. Quanti ce ne sono? Tre:
- Dorato: per le pelli con temperatura calda
- Rosato: per le pelli con temperatura fredda
- Neutro: per le pelli che non hanno una predominanza netta
Sulle confezioni il sottotono è indicato dalle lettere W (Warm, quindi dorato/caldo), C (Cool, quindi rosato/freddo, N (Neutro). Se applicassi un fondotinta rosato su una pelle calda, la pelle avrebbe un alone grigio. Al contrario vedresti una macchia gialla. Perciò ribadisco: prenditi il tuo tempo.
La formulazione giusta
Prima di arrivare al metodo francese, un’altra importante annotazione sulla scelta del fondotinta. La formula deve rispecchiare in pieno il tuo tipo di pelle. Vediamo:
- Pelle secca: fondotinta in crema, ricco e idratante o in stick, coprenza medio-alta.
- Pelle grassa: fondotinta compatto o minerale, coprenza media.
- Pelle giovane: fondotinta a base acqua, con coprenza leggera.
In ogni caso la pelle dovrà essere pulita prima dell’applicazione e ben idratata sempre.
Fondotinta, the French Way
Sai già che le parigine (non le calze, ma le donne di Parigi) hanno fatto scuola nel mondo per la loro capacità di essere chic in poche semplici mosse: una maglia a righe, un jeans e via. Perché? Perché conoscono il segreto dello stile. Che poi è uno: essere sé stesse sempre. Violette Serrat, make-up artist e Global Beauty Director per Estée Lauder, ha portato questo concetto nel trucco. Il suo canale YouTube è una miniera inesauribile di consigli. Con un comune denominatore, ovvero la semplicità. L’ombretto? Si applica con le dita. La matita? La sfumi casualmente. Tutto deve sembrare naturale (sembrare naturale è un ossimoro, lo so).
E il fondotinta?
Per evitare l’effetto maschera Violette consiglia di applicarlo solo su guance, contorno occhi e mento. Lasciando liberi fronte e naso. Applicando un velo di correttore sotto agli occhi e dei punti luce nell’angolo interno della palpebra, sull’arco sopraccigliare e tra le sopracciglia, sulla fossetta delle labbra e sulla punta del naso. La cipria impalpabile dovrai applicarla solo sulla zona T (fronte e naso) per opacizzarli un po’. Fine.
Ora posso confessartelo. Ho sempre odiato il fondotinta. Non mi piaceva l’idea di avere qualcosa che mi coprisse e soprattutto non ero capace a stenderlo (altra emoticon divertita). Applicavo allora solo un po’ di correttore qua e là lasciando la pelle libera. Invecchiando questo non è più possibile. Soprattutto, la pelle del viso ha necessità di essere protetta dall’inquinamento e il fondotinta è una barriera.
Così quando ho scoperto il metodo Serrat il mio cuore ha esultato. Provalo e fammi sapere!
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