Se pensi che l’olio di cocco serva solo per cucinare pietanze etniche sbagli di grosso. Si tratta di un prezioso alleato naturale per la tua bellezza e la tua salute. Alcuni anni fa, durante una lontana edizione dell’Isola dei famosi, Carmen Russo decise di combattere la nostalgia di casa affidandosi ad una noce di cocco. Se la memoria non mi inganna a lei assegnò il compito di sostituire il marito Enzo Paolo Turchi con tanto di capigliatura sauvage, traendone una certa consolazione.
La buona notizia, però, è che per godere degli effetti benefici del cocco oggi non necessariamente dobbiamo vestire i panni di un presunto vip, tuffarci in mare da un elicottero ed essere sbattuti su di un’isola in Honduras.
Foto di Tijana Drndarski su Unsplash
Per i più attenti e sensibili ad argomentazioni bio, infatti, è sufficiente aggirarsi tra i corridoi di un supermercato particolarmente fornito e scoprire di poter sostituire, ad esempio, i condimenti più tradizionali con l’olio di cocco. Di fronte a questa dichiarazione d’intenti alcuni potrebbero reagire con un’alzata di sopracciglio incapace di celare una certa miscredenza.
Nel rispetto dell’opinione e delle scelte di tutti, però, è evidente che negli ultimi anni abbiamo assistito ad un cambiamento di abitudini da parte di molti consumatori. Al momento dell’acquisto, infatti, l’attenzione ha iniziato ad essere concentrata su prodotti naturali applicabili con successo sia sulla tavola sia alla cura del nostro corpo. E tra questi si inserisce a pieno titolo proprio l’olio di cocco, pronto a diventare migliore amico di ognuno di noi. Meglio se puro e vergine.
Olio di cocco, cos’è e quali tipi esistono
L’olio di cocco è un grasso che si ottiene dalla spremitura del cocco maturo. Si chiama puro quando proviene dal cocco fresco. Risulta privo di contaminanti e non viene deodorato. Ovvero non viene purificato da odori e sapori non piacevoli, meccanismo che potrebbe impattare sulle sue qualità organolettiche.
Inoltre, se viene spremuto a freddo vuol dire che l’operazione non sottopone l’olio ad un aumento della temperatura.
Parliamo di olio raffinato, invece, se viene prodotto a partire dal cocco essiccato. Questo tipo particolare di olio è indicato per la cottura visto il suo punto di fumo alto.
Olio di cocco, il nuovo protagonista della tavola
Iniziamo con una semplice domanda: per quale motivo dovremmo, ad esempio, sostituire il burro con l’olio di cocco?
- In primo luogo perché ha un elevato punto di fumo, pari a 178 gradi, il che vuol dire avventurarsi in gustose fritture senza temere per la tossicità dell’olio utilizzato.
- In secondo luogo, poi, la presenza di acidi grassi saturi contribuisce a sostenere il metabolismo. Questo vuol dire che, ad essere accontentate non sono solamente le esigenze dei maghi della frittura come, ma anche quelle alimentari di chi ha deciso di abbracciare una dieta vegana o di quelli che devono fare i conti con intolleranze al lattosio.
Ecco, dunque, che arriva l’olio di cocco a risolvere dubbi e problemi come un vero supereroe alimentare. Dal dolce al salato, infatti, non ha alcun limite se non il gusto personale.
Per quanto riguarda la preparazione dei dolci sostituisce alla perfezione il burro, contribuisce alla preparazione di una fragrante frolla, senza dimenticare dolci più internazionali come muffin o pancake.
Allo stesso modo l’olio di cocco può essere applicato in modo trasversale anche per le preparazioni salate. Dal semplice condimento di insalate e legumi, fino alla preparazione di piatti dal tocco orientale. Ideale se si ha una passione per il gusto tropicale ed esotico, esaltato anche dal connubio con le spezie.
L’olio di cocco nella beauty routine
Dopo tutta la mitologia creata intorno alla bava di lumaca o alla canapa é giusto lasciare un po’ di spazio anche al potenziale estetico dell’olio di cocco. Anche in questo caso le sue applicazioni sono infinite. Quindi vale la pena prendere carta e penna per appuntare tutte i modi in cui l’olio di cocco può risolvere le nostre beauty emergency. Se vuoi capire come usare l’olio di cocco anche per l’igiene orale clicca qui.
Per pulire il viso
Iniziano dal caso più semplice come la rimozione del trucco. Mettiamo, ad esempio, di esserci dimenticate di acquistare il nostro struccante di fiducia. Andare a dormire senza una giusta pulizia della pelle è impensabile, quindi, cosa fare per rimuovere il make up? Il consiglio è di avere in casa sempre un po’ di olio di cocco, visto che è in grado di rimuovere anche il trucco waterproof. Basta passare poco olio sul viso, massaggiare dolcemente e asportarlo con una spugna inumidita.
Fai attenzione a non abusare troppo di questo struccante perché a lungo andare può creare irritazione soprattutto nella zona perioculare.
Per nutrire i capelli
L’olio di cocco ricco di vitamina E ha un effetto lisciante e nutriente ed è quindi indicatissimo per i capelli crespi e secchi. In quest’ultimo caso ti consiglio di usarlo come impacco pre-shampoo sui capelli inumiditi. Distribuiscilo su cute e lunghezze, avvolgi i capelli in un asciugamani e dopo circa 30 minuti procedi come sempre al lavaggio. Se hai una cute grassa usalo come balsamo solo sulle lunghezze. Per i capelli crespi invece aggiungi poco olio di cocco ad asciugatura quasi ultimata.
Come crema idratante e per uno scrub dolce
Allo stesso modo può sostituire la crema idratante corpo, il burro di cacao per delle labbra sempre idratate, costose creme anti-age o anti macchie e, unito in parti uguali allo zucchero di canna, crea uno dei migliori peeling leviganti da usare sotto la doccia.
Nei saponi
Per chi poi volesse avventurarsi nella produzione di saponi fatti in casa l’olio di cocco è un elemento insostituibile. A questo è consigliato aggiungere degli oli essenziali per ottenere un prodotto rilassante o tonificante.
Insomma, non è certo una novità, sappiamo benissimo che dalla natura possiamo trarre più di quanto non abbiamo fatto fino a questo momento per la nostra salute o il nostro aspetto.
Probabilmente, però, è necessario aprire ancora di più mente e quotidianità a delle soluzioni bio che, oltre ad essere sane e più economiche possono diventare trasversali e creative.
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