Ho conosciuto Barbara Boaglio qualche mese fa, quando ero a caccia di storie per il podcast speciale di fine anno. Ci siamo subito scelte e piaciute e il suo contributo è andato a impreziosire un episodio emozionante come pochi. Da lì è nata la voglia di conoscerci di più, di capire meglio quale fosse il suo ambito di competenza. Ho scoperto così il Marketing Relazionale, un modo nuovo di concepire il business non solo come attività profittevole (certo che sì) ma anche come insieme di alleanze con professionisti che svolgono il nostro stesso lavoro o che operano in ambiti complementari.
La domanda che mi sono fatta allora è stata: se fosse anche qui la soluzione ad una serie di terribili problematiche che affliggono il mondo del lavoro? Di certo è un metodo che si applica con maggiore facilità a freelance, ma la radice è uguale per tutti: il lavoro è un’attività umana.
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Barbara Boaglio. Foto di Marzia Allietta
Barbara Boaglio, costruire relazioni come valore
In sostanza, cos’è il Marketing Relazionale? «Il Marketing Relazionale è costruire alleanze etiche, proficue e reciproche. Dietro ogni contatto c’è sempre una persona con cui relazionarsi, con cui costruisci opportunità. Le relazioni di business vanno create in un modo specifico e se le crei bene l’alleanza diviene etica» ha spiegato Barbara. Come tante professioniste durante la pandemia ha attraversato momenti difficili che però l’hanno portata a trasformare il suo business portandolo davvero online.
Barbara Boaglio e le sue 100 donne
A favorire questo cambiamento sono state altre donne che le sono state di aiuto ed ispirazione. Ecco perché in qualche Barbara ha deciso di restituire il favore. «Il 6 gennaio ho lanciato il progetto 100donne e ho deciso di regalare mezzora di consulenza a cento donne. Combattere per i diritti delle donne è fondamentale, ma sono convinta che una donna in grado di gestire attività che funzionano faccia la differenza. Gestire un’attività in proprio è una responsabilità personale e sociale, chi fa impresa deve creare imprese etiche e profittevoli».
Da dove ripartire allora? «Da 5 punti: scopri il tuo perché, quello che ti fa alzare al mattino. Trova qual è il lavoro migliore che soddisfi il bisogno tuo e degli altri. Lavora sulla presentazione per far capire il tuo valore. Attiva la tua rete, consiglio la lettura del libro Teniamoci in contatto. Sii tu per prima etica, proficua e reciproca»
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Ascolta l’intervista a Barbara Boaglio
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Dueminutiescendo
Hai presente quando ti citofona qualcuno, dici “Due minuti e scendo!” e poi i minuti diventano sempre 485?
Mi sono chiesta cosa succeda in questa specie di comfort zone continuamente disattesa.
Io non sono una ritardataria, anzi, ma sono una pensatrice e credimi, ci sono delle volte in cui comincio a perdermi nelle mie riflessioni. Quindi a volte è capitato di dover andare ad un appuntamento e di fare tremila cose prima di uscire dalla porta.
Questi due minuti, che poi due minuti non sono, diventano il tempo di un racconto o di un’intervista sul mondo femminile (e non solo).
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