Cos’hanno in comune Sarah Thomas, Emerald Fennell, Chloé Zhao e Regina King? Semplice: hanno fatto o stanno per fare la storia. Mrs. Thomas sarà la prima donna ad arbitrare il Super Bowl, l’evento sportivo americano più importante della stagione che si terrà domenica prossima. Le altre tre, invece, sono state nominate tutte assieme ai Golden Globes 2021 per la miglior regia. Un evento mai accaduto prima.
Fa ancora così notizia il fatto che delle donne eccellano nel loro settore di competenza tanto da raggiungere una piena visibilità? Sì. E questo è certamente qualcosa su cui lavorare ancora. Tuttavia, l’esperienza di queste quattro signore ci dimostra che i sogni si possono realizzare. E che alla fine, speriamo in tempi ragionevolmente rapidi, sembrerà la cosa più naturale del mondo.
Leggi anche: Kamal Harris, la guerriera che ha conquistato la Casa Bianca

Foto di Peter Hutton
Golden Globes 2021 e Super Bowl
Partiamo dal cinema con il grande applauso a Emerald Fennell, Chloé Zhao e Regina King per i rispettivi film (Una donna promettente, Nomadland e Quella notte a Miami…). E un sentito ringraziamento anche ai giurati dei riconoscimenti assegnati ogni anno dalla stampa estera americana per aver rotto una tradizione negativa. O semplicemente per aver preso atto di una verità: esistono eccome cineaste talentuose. Non sono talentuose in quanto donne, ma lo sono per la loro unicità e la loro bravura.
I Golden Globes 2021, che verranno consegnati il prossimo 28 febbraio, si annunciano già importanti sotto diversi punti di vista. Solo 3 anni fa le ospiti si presentarono alla cerimonia vestite di nero come atto di protesta contro la violenza di genere e le molestie. Con l’epocale il discorso di Oprah Winfrey vincitrice del premio De Mille (prima afroamericana a riceverlo) sul grande bisogno di verità che da quel momento in avanti avrebbe interessato tutti.
Oggi, tre registe sono state nominate: un’afroamericana, un’americana di origini cinesi, un’inglese. Un inno alla multiculturalità sull’onda di un cambiamento sociale profondo incarnato dal nuovo Presidente Joe Biden e soprattutto dal Vice Presidente Kamala Harris, prima donna nella storia a ricoprire il ruolo.
La palla ovale
E la grande onda del cambiamento travolge anche il football. Quando parli di Super Bowl parli di qualcosa che è più di un semplice evento sportivo. È un vero rito collettivo per milioni di americani, qualcosa di cui parlare per i mesi a venire. La presenza di una donna, Sarah Thomas, non può quindi passare inosservata. La Thomas sarà giudice di down nel team di otto arbitri che seguirà la sfida tra Tampa Bay Buccaneers e Kansas City Chiefs.
Avrà un compito importante che da profana del football non saprei descriverti con l’ardore giusto. Riporto quanto diffuso dicendoti che sarà una down marker, ossia l’ufficiale di campo, nel team di arbitri, che posiziona la catena che indica le 10 yard; misura che permette di conquistare un primo down.
Cambiano i tempi?
Sì, certo e sarà sempre di più così. Anche il cinema leggero si confronta con il tema delle donne al potere, argomento che sarà al centro di Il principe cerca figlio, sequel di Il principe cerca moglie, dal 5 marzo su Prime Video. Se nel primo film con Eddie Murphy la tradizione da rompere era quella che obbligava il principe a sposarsi per interesse, nel nuovo capitolo bisognerà infrangere un altro tabù: portare una donna a governare il regno di Zamunda.
Hollywood ha già preso le misure insomma. Ma in Italia nel 2020 su 444mila lavoratori in meno, 312mila sono donne. Il momento più terribile a dicembre. Su 101mila occupati in meno, 99mila sono donne. Questo dovremo pur spiegarlo in qualche modo.
Segui Smack!
Non dimenticarti di seguire Smack! – Blogzine per donne croniche su Facebook. Metti mi piace alla nostra pagina! E segui anche il gruppo Il circolo Smack! Iscriviti anche alla nostra Newsletter cliccando sul form in Homepage oppure qui.
Lascia un commento