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Giornata mondiale dei sogni, il nostro tesoro

Stanotte ho fatto un sogno. Dovevo comprare una crema idratante per il viso, ma sugli scaffali del negozio in cui stavo c’era troppo disordine e faticavo a trovare quello che mi serviva. Ricordo solo questo, ma ad uno sguardo attento la “scena” basterebbe per decodificare e mostrare il pensiero nascosto dietro all’immagine onirica. Ti racconto questo perché oggi si celebra la Giornata mondiale dei sogni e da tanto tempo desideravo scrivere qualcosa al riguardo. Non alla giornata in sé, ma al suo oggetto. Poche attività umane, infatti, sono state banalizzate come il sogno. Che invece è la cosa più preziosa che abbiamo.

Leggi anche: Gratitudine, dire grazie  per stare bene al 100%
Giornata mondiale dei sogni

Foto di Sharon McCutcheon su Unsplash

Giornata mondiale dei sogni

La Giornata mondiale dei sogni nasce nel 2012 su idea di un coach motivazionale americano. L’intento? Molto pragmatico: mai dimenticare i tuoi sogni, combatti per realizzarli. Giusto, anzi giustissimo. A me piace invece l’idea di poter parlare di sogni e della loro vera essenza di pensiero per immagini.

I sogni non sono desideri (chiusi in fondo al cuor). Quelle semmai sono le speranze e la speranza, che è sempre l’ultima a morire, è un propellente eccezionale nella vita quotidiana. E no, i sogni non sono nemmeno messaggi dall’aldilà che ci vengono recapitati magari dopo una cena da 12 portate o anticipazioni del futuro. Sognare di stare con Michael Fassbender sulla spiaggia, davanti ad un oceano tempestoso non è la rappresentazione di un desiderio amoroso.

Il vero spirito della giornata mondiale dei sogni

Per me allora oggi dobbiamo tutti festeggiare questo tesoro grande che possediamo. Questa capacità di ricreare la realtà ad un livello diverso, attraverso immagini non razionali, che serve per esprimere ciò che sentiamo, ciò che pensiamo, quello che ci fa stare male e se, al contrario, cominciamo a stare bene.

Come si interpretano i sogni?

L’interpretazione dei sogni non è una cosa facile. Ci viene da pensare subito a Sigmund Freud che aveva sì intuito l’importanza dell’inconscio senza però dargli valore. Solo un terapeuta vero può leggere e decrittare un sogno, capire cosa si nasconde dietro ad un’immagine romantica o molto truculenta. Perché attraverso l’interpretazione di un sogno si può curare e guarire un essere umano. Lo dimostra l’esperienza dell’Analisi Collettiva di Massimo Fagioli.

In quel momento il terapeuta cerca e smaschera le bugie, le trasforma in verità profonde. Credimi, è un’esperienza che non si può dimenticare e che ti resta addosso per sempre.

I sogni al cinema

Ho sempre amato l’abilità del cinema di rappresentare il mondo onirico. In fondo il cinema è per sua natura un’arte che attraverso le immagini dice del pensiero umano. Ci sono film che sono onirici nella loro struttura, le cui sequenze sono girate senza tener conto delle corrispondenza con la realtà, ma su suggestioni poetiche, altri che sanno mostrare i sogni in maniera indimenticabile.

Ingmar Bergman, Il posto delle fragole

Il professor Isak Borg viene insignito di un premio importante. Deve recarsi in un’altra città per ritirarlo. Durante il tragitto avrà modo di fare i conti con alcuni momenti chiave della sua vita e con le occasioni perdute. Memorabile.

Alfred Hitchcock, Io ti salverò

Dramma sentimentale a tinte fosche, il film di Hitchcock racconta della giovane dottoressa Petersen e del suo amore per John Ballantyne, un uomo che soffre di amnesia il cui passato è stato segnato  da una terribile tragedia. La scena del sogno è stata girata con la collaborazione di Salvador Dalì, autore della scenografia.

Marco Bellocchio, La condanna

Vincitore dell’Orso d’Argento a Berlino nel 1991, il film di Marco Bellocchio, scritto da Massimo Fagioli, è incentrato sulla figura di un architetto (Vittorio Mezzogiorno) accusato di aver violentato una donna. La verità è invece un’altra e sconvolgerà il pubblico ministero, Giovanni, da tempo in crisi con la moglie.

Andrej Tarkovskij, Stalker

Cos’è la zona e perché tutti ne sembrano misteriosamente attratti? Forse perché è legata ai desideri più reconditi dell’essere umano. La fantascienza di Tarkovskij non è legata certo ad astronavi e viaggi intergalattici. La sua è una sfida da accettare senza mezzi termini

Akira Kurosawa, Sogni

Diretto nel 1990 dal maestro giapponese Akira Kurosawa, Sogni è un film a episodi tutti legati dal filo rosso del sogno, o meglio di una rappresentazione onirica e lirica della vita. Emozionante. Van Gogh è interpretato da Martin Scorsese.

Michel Gondry, L’arte  del sogno

Giocattolo divertente e divertito, anche se non proprio riuscito, il film di Gondry racconta di Stéphane e della sua atavica fuga nel mondo dei sogni. Di cui il protagonista, Gael García Bernal, sembra aver trovato la ricetta giusta.

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Francesca Fiorentino
Francesca Fiorentino
Giornalista professionista e podcaster, scrivo, cucino e faccio ridere, non sempre in quest'ordine. Amo la radio, i film, le margherite, le magliette a righe, i regali inaspettati e i taccuini nuovi. Qui leggi il mio sito professionale


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