Ci sono persone che anche davanti ai momenti più brutti non perdono la vitalità e subito provano a uscire fuori dalle sabbie mobili progettando un futuro nuovo. Silvia Amato, travel coach e ideatrice di In viaggio con la felicità, ad esempio, ha trasformato un dolore personale in un’occasione di rinascita. E ha costruito pian piano un presente pieno di colori. Travel coach, dunque. Silvia dà una mano a tutte le donne che ne sentono l’esigenza a organizzare il viaggio giusto. Quello in grado di cambiare la vita.
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Silvia Amato travel coach e ideatrice di In viaggio con la felicità
Silvia Amato, un posto per fiorire
Quando parla del suo lavoro Silvia lascia trasparire delle emozioni genuine. «Mi sono avvicinata al mondo della crescita personale, al coaching integrativo iniziando la formazione a Barcellona dopo la fine di una relazione tossica – mi ha raccontato -. Nella crescita personale si lavora con le emozioni, i valori, l’identità. Mi sono detta, perché non abbinarlo ai viaggi in solitaria? Ed è iniziato tutto».
Ma essere una travel coach è meno misterioso di quanto possa sembrare a un primo sguardo. «Una travel coach accompagna in un processo di crescita a partire da un obiettivo. Da lì si fa un piano d’azione e si va in profondità. Studio le personalità e l’enneagramma per suggerire la destinazione giusta per il problema che si vuole affrontare». L’intervista completa con Silvia Amato è qui sotto.
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Dueminutiescendo
Hai presente quando ti citofona qualcuno, dici “Due minuti e scendo!” e poi i minuti diventano sempre 485?
Mi sono chiesta cosa succeda in questa specie di comfort zone continuamente disattesa.
Io non sono una ritardataria, anzi, ma sono una pensatrice e credimi, ci sono delle volte in cui comincio a perdermi nelle mie riflessioni. Quindi a volte è capitato di dover andare ad un appuntamento e di fare tremila cose prima di uscire dalla porta.
Questi due minuti, che poi due minuti non sono, diventano il tempo di un racconto o di un’intervista sul mondo femminile (e non solo).
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