Almeno una volta nella nostra vita abbiamo lottato contro la paura di non essere belle abbastanza per stare bene. Non sempre dipende dalla nostra età, ma avviene il più delle volte quando si oltrepassa una soglia anagrafica precisa. In genere quella che definiscono come gli “anta”. Ok. Ribaltiamo tutto adesso e ripartiamo da noi stesse, considerando certi fattori biologici (età, forma fisica, peso…) semplicemente come quello che sono: fattori biologici. E prendiamoci cura di noi stesse, iniziando a valorizzarci e a scoprire cosa ci piace davvero. A partire dal nostro corpo. Debora Cordeschi si occupa di benessere delle donne da oltre venti anni come insegnante e operatrice di massaggio ayurvedico e antistress.
Da qualche tempo ha creato un bellissimo progetto, Imperfetta ma sexy, qui puoi trovare il sito, dedicato a tutte coloro che sentono la necessità ritrovare una connessione profonda col proprio corpo.
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Debora Cordeschi di Imperfetta ma sexy
Debora Cordeschi, la mia lotta contro i tabù
Un sito, quello di Debora Cordeschi, che è un vero portale verso un’altra dimensione, fatta di sensualità e auto accettazione, con tante risorse gratuite attraverso cui imparare a giocare con il corpo, a riscoprire la bellezza dei nostri sensi, a cancellare paure ataviche. «Non è facile, perché gli stereotipi e i tabù da combattere sono tanti, a partire dall’autoerotismo, ma lotto ogni giorno» mi ha raccontato Debora.
E il 17 e 18 ottobre prossimi ci sarà anche la possibilità di seguire un evento su Facebook gratuito in cui un gruppo di bravissime professioniste condivideranno esperienze e conoscenze dell’universo femminile. Si parlerà tanto di corpo, ma anche di denaro. «Un altro bel tabù. Essere indipendenti economicamente dà alle donne libertà di scelta e possibilità di fiorire. È un tema apparentemente distante dalla mia ricerca, ma importante. Eccome».
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Dueminutiescendo
Hai presente quando ti citofona qualcuno, dici “Due minuti e scendo!” e poi i minuti diventano sempre 485?
Mi sono chiesta cosa succeda in questa specie di comfort zone continuamente disattesa.
Io non sono una ritardataria, anzi, ma sono una pensatrice e credimi, ci sono delle volte in cui comincio a perdermi nelle mie riflessioni. Quindi a volte è capitato di dover andare ad un appuntamento e di fare tremila cose prima di uscire dalla porta.
Questi due minuti, che poi due minuti non sono, diventano il tempo di un racconto o di un’intervista sul mondo femminile (e non solo).
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