Se avessi detto… se avessi fatto. Oggi sarebbe tutto diverso. Quante volte abbiamo riflettuto a voce alta pronunciando con solennità queste frasi? Con tutto il corredo di malinconia e tristezza che i rimpianti portano con sé. Ci sentiamo soli, con un peso incredibile sulle nostre spalle, a combattere contro demoni più o meno feroci.
Il post nasce proprio da una serie di riflessioni che ho fatto in questi ultimi giorni di pausa. Non parlerei di una vacanza, quanto di un attimo di pausa necessaria per rifiatare un po’. E anche per fare il punto della situazione nella mia vita. Ogni tanto capita, è un esercizio alla portata di tutti. Non tonifica i muscoli ma i pensieri. Dunque, meglio avere rimpianti o rimorsi? Risposta: meglio pensare a quello che siamo oggi.
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Foto di Hailey Moeller su Unsplash, modificata per questioni di visibilità
Rimpianti? Il giusto
Non starò qui a mentirti. Ho tanti rimpianti nella mia vita, molti dei quali legati al modo in cui mi sono relazionata con altri esseri umani: i miei genitori, gli amici, gli amori. Guardiamoci negli occhi, però: avrei, avremmo, potuto fare in altro modo? Certo, abbiamo sempre scelte da fare. Ma forse ho, abbiamo agito secondo quelle che erano le nostre conoscenze e capacità in quel momento. Oggi ci sembra tutto più chiaro, ma allora non sapevamo le cose che sappiamo adesso.
Avevo 16 anni quando un ragazzino si presentò sotto il portone di casa per dichiararmi il suo interesse (non lo chiamerei amore). Un interesse che ho respinto in meno di 20 minuti (il percorso fino a scuola) perché nella mia testa scombinata nulla avrebbe dovuto distrarmi dall’essere una studentessa modello.
Ma il peggio è che
Nel respingerlo gli dissi che avevo un padre molto severo che non avrebbe mai permesso a sua figlia di avere un fidanzatino. Ora, mio padre era un uomo del sud, vero. Ma se c’era una cosa che adorava era vedere sua figlia felice e in alcun modo avrebbe mai ostacolato una mia storia d’amore, per quanto acerba. Al massimo avrebbe potuto mettermi in guardia sul fatto che gli uomini vogliono solo una cosa. I miei rimpianti allora vanno a quello che avrebbe potuto essere e non è stato.
Come sarebbe stata la mia vita se gli avessi detto sì?
Sicuramente più incasinata e meno controllata, ma di sicuro più piena. Quella pienezza che ti arriva solo dal rapporto, amoroso-sensual-sessuale, con l’altro. Ma all’epoca non ero in grado di fare la scelta giusta. Non avevo strumenti e non avevo nemmeno persone mature con cui confrontarmi senza paura. Ero giudicata per la mia “diversità”, ero la cervellona perfetta, e in questa situazione ci stavo comoda. Salvo poi crollare e piangere dalla disperazione mentre facevo i compiti.
Il punto è questo.
Quella Francesca era una ragazzina complessa, fragile, sola. Ha sbagliato perché quello poteva/sapeva fare. E aggiungo, ha sbagliato, anni dopo, a friendzonare malissimo un ragazzo che aspirava al suo cuore (diciamo che sono stata una Marisol). Così come ha sbagliato a giudicare una sua amica in un momento per lei terribile, facendo la parte della saggia. No, non avrei dovuto farlo e torno alla prima persona. Ho perduto quell’amica per un atteggiamento che oggi mi disgusterebbe. E l’ho imparato.
Non so se questo fatto appartenga di più alla categoria dei rimorsi o dei rimpianti, che somigliano tanto agli imprevisti e alle probabilità del Monopoli. Certamente è stata una piccola tappa di un processo di crescita che non si ferma mai.
Pensa al fiume
Adoro i fiumi perché sono sempre in movimento, perché la loro direzione è precisa e non si fermano mai. Hanno degli argini ma sognano la maestosa grandezza del mare ed è lì che finiscono. Ecco, la vita è come un fiume, scorre rapida, non dà il tempo di pensare. Facciamo e diciamo cose di cui ci pentiamo e da quelle ripartiamo per trasformarci in persone migliori. Impariamo dai nostri errori. Come possiamo avere rimpianti, allora, se tutto fa parte del percorso per diventare adulti…
Siamo destinati allora a sbagliare sempre? No. Più si cresce, meno si sbaglia e i rimpianti sfumano. Piuttosto che pensare a quello che abbiamo mancato nel passato sarebbe meglio allora agire nel presente per provare a non ripetere vecchi schemi d’azione. Non so se possa aiutarti a vedere con clemenza certi passaggi della tua vita, ma può essere una chiave di lettura diversa.
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