Bisogna sempre cercare la nota stonata. O quella voce che non si accorda alle altre. È necessario farlo quando si vuole capire un fenomeno complesso come il femminismo, che negli anni ’70, in piena lotta per i diritti civili, ha dato voce a personaggi emblematici come Gloria Steinem. E di contro ha generato anche figure controverse come quella di Phyllis Schlafly. A lei, interpretata da Cate Blanchett è dedicata la nuova miniserie di Hulu. Mrs. America. Una produzione ambiziosa, nel cast ci sono anche Rose Byrne, Elizabeth Banks e Sarah Paulson, che prova a mostrare l’altro lato della medaglia, attraverso la storia di una donna conservatrice. Nemica di ogni forma di ribellione femminile allo status quo.
Ma chi era Phyllis Schlafly? Moglie di un ricco avvocato della Louisiana, Phyllis Schlafly, nata Stewart, è stata una delle più autorevoli voci conservatrici dell’America degli anni ’70. Oppositrice feroce dell’Equal Rights Amendment, lavorò senza pause per far sì che l’ERA non venisse ratificato.
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Il sorriso di Cate Blanchett
Cate Blanchett è Mrs. America
Possibile che Phillys Schlafly stesse andando dalla parte sbagliata della Storia senza accorgersene? In realtà, e questa è la tesi della serie scritta da Dahvi Waller, anche il suo ruolo è stato centrale nel dibattito sociopolitico dell’epoca. Perché rappresentava altri valori, che tuttavia erano inseriti in un quadro più ampio: quello di una crescente partecipazione femminile alla vita politica del paese.
Phyllis era a tutti gli effetti una politica.
La parità dei diritti, a prescindere dall’appartenenza a un genere, il divorzio, l’aborto e in generale il controllo delle nascite e la sessualità, la possibilità di affermarsi in ambiti professionali tradizionalmente “maschili” sono stati e sono tuttora cardini del movimento femminista. Forse, se ancora oggi li sentiamo con così tanta forza è anche per l’azione opposta di personaggi come la Schlafly. Questo per dirti che nell’equilibrio della Storia ogni fattore ha un valore, un ruolo ben preciso.

Phyllis Schafly
«Egoisticamente, dico che più il personaggio è lontano dai miei valori, più è affascinante interpretarlo. Penso che l’unico modo di andare avanti è imparare dalla storia» ha raccontato Cate Blanchett a Harper’s Bazaar.
Poi, l’ammirazione va a donne come Bella Abzug, Betty Friedan, Shirley Chisholm e Gloria Steinem, per aver detto con uguale forza una verità assoluta.
«Sesso e razza sono state per anni il primario modo di organizzare gli esseri umani in esseri inferiori o superiori. Parliamo di una società nella quale non ci saranno ruoli tranne quelli scelti, o guadagnati. Stiamo parlando di umanità». Umanità.
Qui puoi vedere gli opening titles di Mrs. America
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