Hai mai notato come nella cultura contemporanea corpo e mente vengano (purtroppo) considerati come due entità separate? Una scissione pericolosa che può portare ad un’idea sbagliata sull’essere umano e che amplifica le incongruenze di una società che da una parte propone modelli fisici di inarrivabile perfezione e dall’altra chiude gli occhi davanti a fenomeni preoccupanti come l’obesità. Qualcosa mi stona in questo discorso.
Conscia che una questione così delicata non possa essere banalizzata, ho voluto ospitare nel nuovo episodio di Dueminutiescendo, la psicologa e psicoterapeuta Laura Thouverai, autrice assieme a Gioia Piazzi e Rita Marrama del libro Obesità e sovrappeso. Un corpo per nascondersi edito da L’Asino d’oro.
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Obesità e sovrappeso. Un corpo per nascondersi
Obesità, l’equilibrio fragile
Le domande sono tante e tutte molto complesse: perché ci sentiamo spinti a volere un corpo perfetto? Cercare di dimagrire, com’è successo recentemente ad Adele o, al contrario, vivere bene anche con qualche chilo in più non è forse una libertà che dobbiamo esercitare? «Lasciamo pure agli individui la possibilità di tenere di più o di meno a un corpo perfetto. La situazione di cui parliamo è clinica. E se c’è distruttività dobbiamo avere il coraggio di parlare di malattia» ci ha spiegato la dottoressa Thouverai. Il problema, insomma, è di tipo culturale e non può prescindere dall’idea di una fusione sana tra corpo e psiche.
«Una figura esterna con un corpo perfetto di per sé non fa un’immagine interna sana. La speranza è che ci sia una trasformazione armonica, un movimento interno così bello che poi porti all’esigenza di portare con sé la figura esterna» ha aggiunto.
Armonia, non perfezione
Il simpatico dottor Nowzaradan, allora, è solo la punta di un iceberg. Dietro ad un’obesità patologica ci sono storie di esseri umani che si sono ammalati dentro e manifestano in un corpo-corazza quel malessere profondo. Ci sono famiglie che non sanno fermare quella tragedia. Ci sono donne e uomini spaccati in due.
Chi semplifica dicendo che basta un intervento a raddrizzare una situazione precaria non sta dicendo tutta la verità. Alle volte vorrei essere magra e muscolosa, ma amo il mio corpo morbido. Lasciamo stare la perfezione, lasciamo stare i modelli finti. Proviamo a stare bene davvero, dentro e fuori. Come la più bella delle armonie.
Ascolta il nuovo episodio di Dueminutiescendo
Ascolta “Obesità, quando il corpo si nasconde” su Spreaker.
Dueminutiescendo
Hai presente quando ti citofona qualcuno, dici “Due minuti e scendo!” e poi i minuti diventano sempre 485?
Mi sono chiesta cosa succeda in questa specie di comfort zone continuamente disattesa.
Io non sono una ritardataria, anzi, ma sono una pensatrice e credimi, ci sono delle volte in cui comincio a perdermi nelle mie riflessioni. Quindi a volte è capitato di dover andare ad un appuntamento e di fare tremila cose prima di uscire dalla porta.
Questi due minuti, che poi due minuti non sono, diventano il tempo di un racconto o di un’intervista sul mondo femminile (e non solo).
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