Un vecchio detto recita che bisognerebbe fare di necessità virtù, ossia affrontare l’inevitabile e farlo anche nel migliore dei modi. Un atteggiamento che si adatta perfettamente alla situazione di emergenza che tutti stiamo vivendo a causa del Coronavirus. Ma come riuscire a trarre il meglio da questa esperienza o, almeno, provare a non uscire fuori di testa? Io voglio essere onesta. La prova, anche se necessaria, non è affatto facile. Fortuna che ci sono i libri, il cinema e tante altre bellissime cose…
Così, per non impazzire durante questa quarantena, ho provato a stilare una serie di attività anti depressive, almeno per me, da svolgere insieme ai miei amici abituali. Proprio quelli che mi accompagnano nella normalità e che oggi, nell’eccezionalità, diventano ancora più preziosi, soprattutto se dotati di bellezza e di un chiaro senso dell’ironia. Ovviamente non sto parlando di amici in carne ed ossa ma di creature «fatte delle stessa materia di cui sono fatti i sogni» come appunto libri, cinema ed arte.
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Foto di Robert Anasch su Unsplash
Libri, che ne dite di un giallo?
Dal mio punto di vista essere chiusa tra quattro mura è arduo, anche se non impossibile. E dire che io sono anche un tipo meditativo e non una consumatrice seriale di aperitivi e cene fuori. In questo momento, però, sento enormemente la mancanza delle mie lunghe passeggiate per la città. Camminare attiva le mie capacità celebrali e le migliori idee creative le ho partorite proprio durante solitarie attraversate della capitale.
L’ispettore Morse smaschererà il Coronavirus
Fin da bambina i libri hanno rappresentato una porta spalancata su mondi sconosciuti e innumerevoli esperienze emotive. Grazie a questo piccolo oggetto, infatti, è possibile indossare mille costumi diversi e, cosa ancora più importante, viaggiare verso luoghi lontani anche se si rimane seduti su un divano. Ed è proprio quest’ultima caratteristica che rende un romanzo l’arma più efficace per affrontare anche la paura del contagio. Il segreto è sviare la mente, impegnarla in una scoperta interessante o in un intreccio avvincente. Quale lettura scegliere, dunque?
Ovviamente nella scelta di un libro è sempre opportuno seguire i propri interessi ma, per quanto mi riguarda, quando voglio alleggerire la testa pur impegnandola, la prima cosa che faccio è optare per un buon giallo. Uno di quelli in cui il protagonista ha una personalità sfuggente ma molto forte e la narrazione ci conduce in un labirinto di supposizioni senza lasciar intuire fino in fondo la soluzione del mistero.
Ecco, tra le cose da fare, un giallo di tutto rispetto può essere l’arma per uccidere gli effetti collaterali del Coronavirus. E se proprio volete un consiglio, vi suggerisco di lasciarvi conquistare dallo schivo e geniale ispettore Morse. Nati dalla mente di Colin Dexter, questi gialli portano il lettore nel cuore della tradizionale Oxford e nella mente complessa di un ispettore veramente sui generis amante dell’opera, delle parole crociate e assiduo frequentatore di pub. Il mio consiglio è di iniziare dal primo volume L’ultima corsa per Woodstock per poi procedere fino all’epilogo con Il giorno del rimorso.
Continua…
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