No, non è l’Arcadia e non siamo intellettuali del ‘700 che arricchiscono il proprio spirito leggendo saggi di Voltaire. Abbiamo paura, eccome. Ho paura per mio fratello che fa il medico ed è chiamato a rispondere a questa emergenza in maniera diversa da tutti noi. Lui a casa non può rimanere, esce ed esce spesso. Sono spaventata per tutte le partite IVA come me che in questo momento di blocco sono ferme. E ferme vuol dire che se non si lavora non si mangia. Ho addirittura sognato di essere chiamata a fare il medico in ospedale, mentre provavo a dire a tutti che ero laureata in Lettere e che una tracheotomia non sapevo farla. Il Coronavirus è nel mio inconscio, quindi. Ma… Ho bisogno di una speranza.
Leggi anche: Trasformazione, la parola che cambia la tua vita

Foto di Lina Trochez su Unsplash
Speranza e coraggio
Siamo obbligati a fare i conti con questa realtà totalmente sconosciuta in maniera nuova. Non ci giro intorno: è difficile. Difficile stare lontana da chi amo, in primis. Soprattutto perché una come me monta sul treno in meno di 15 minuti. Ma…
Dobbiamo vivere e avere cura di noi stessi e degli altri. Anzi, in questo momento principalmente di noi stessi. Lo so che non li vuoi i consigli sulle cose da fare a casa perché sai benissimo cosa fare, ma come al solito ti parlo ad alta voce. Anche perché la speranza va nutrita con piccoli gesti quotidiani. Sì, anche io mi metto a guardare le cose inutili da comprare non appena il pericolo sarà scampato. Dà sicurezza.
Tuttavia quando parlo di nutrire la speranza intendo dire che dobbiamo considerare questo sentimento come un semino che viene piantato e che necessita di aria, luce e acqua per crescere.
Come la nutro la speranza?
Innanzitutto, e non è un controsenso, mangiando meno. Se restare a casa è l’obbligo assoluto, tranne nei pochi casi certificati dall’ultimo decreto, bisogna diminuire la quantità di cibo e migliorarne la qualità. Non ti do ricette, non ti dico cosa mangiare, ma solo di regolarti.
Altra cosa è guardare film belli e sentire musica bella. Ho provato a vedere qualche commedia trash e ho spento dopo neanche un quarto d’ora. Non ho tempo da perdere con robetta di bassa lega. Ecco, mi sento di dirti di puntare in alto. Tiziana Morganti sarà più dettagliata di me a riguardo, con la sua solita classe. Leggi qui!
Da giorni con i colleghi di hotcorn.com
Stiamo lavorando per costruire tutti assieme una cineteca d’emergenza. Ora, che te li consigli io i film da vedere può lasciare il tempo che trova, ma se a parlare sono Carlo Verdone, Max Giusti, Carolina Crescentini… un’occhiata si può anche dare. Qui trovi l’articolo da consultare.
Fai un po’ di ginnastica a casa.
Niente di complicato. Ti metto qui il video di Leslie Sansone. Si tratta di una camminata veloce da nemmeno 15 minuti. Sgranchisci le gambe, bruci calorie e ti diverti anche un po’. Se a un certo punto senti il desiderio di farla stare zitta, lo capisco. Tu cammina.
One Mile Walk
Se hai bimbi è naturale passare molto tempo con loro. Fallo, ma ritagliati un po’ di tempo per te, in modo da non collassare (succede, è normale). Chiama amici, amanti, parenti affini che ti sappiano dare vitalità, non sai quanto sia importante.
Proteggi le mani.
Le laviamo ogni secondo e sono secche e screpolate, ma sono loro che ci fanno accarezzare, che pizzicano le corde della chitarra, che digitano i numeri sulla tastiera e premono invio quando scrivi Ti amo.
Smetti con la rabbia
L’altro giorno ho discusso con un signore in fila, prima di entrare al supermercato, perché riteneva queste misure restrittive delle grosse sciocchezze (sto parafrasando… ). Risultato? Mi sono intristita. No, non è il momento della rabbia, questo. Bisogna essere pazienti e intelligenti. Per questo ti abbraccio forte da qui.
Segui Smack!
Non dimenticarti di seguire Smack! – Blogzine per donne croniche su Facebook. Metti mi piace alla nostra pagina! Iscriviti anche alla nostra Newsletter cliccando sul form in Homepage oppure qui.
Lascia un commento