Sono una donna fortunata. So di avere al mio fianco amici ed amiche che sono meravigliosi, che sanno assecondare le mie passioni, condividendole, se non in toto, almeno per la maggior parte. Sai già quanto ami l’astrologia. Io sono quella del «ti faccio il tema natale così vediamo come stanno messi i tuoi pianeti». E non è un caso che una delle rubriche più amate di Smack! – Blogzine per donne croniche sia proprio l’oroscopo di Kelly Ardens, spazio che ho fortemente voluto e che ogni mese mi regala grandi soddisfazioni. Proprio in questi giorni, grazie ad una chiacchierata con la sodale di sempre Tiziana, mi sono chiesta il perché di questo mio amore viscerale per tutto ciò che concerne la lettura e l’interpretazione delle stelle.
Provo a raccontarlo scrivendo ad alta voce come al mio solito, perché forse può venirne fuori una riflessione interessante e meno superficiale di quanto possa sembrare ad una prima lettura. Anche perché, l’astrologia tutto è tranne che un esercizio superficiale. È anzi una disciplina antichissima, che richiede studio e abnegazione.
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Foto di Jen Theodore su Unsplash
Astrologia, scopri chi sei
Ti dico subito che ho iniziato ad appassionarmi all’astrologia all’età di dodici anni, in pieno tumulto emotivo. In allegato con un settimanale orribile che acquistava mia mamma, c’era un piccolo opuscolo dedicato ai segni zodiacali. Caratteristiche, pianeti di riferimento, pregi, difetti e via di seguito. Lo lessi con voracità, perché avevo un unico grande desiderio: scoprire chi fossi davvero.
Non erano anni semplici e soffrivo da morire la mia incapacità di raccontarmi al prossimo, di dire cosa volessi o sentissi veramente. L’adolescenza è una brutta bestia, o meglio è una cosa normalissima se la si affronta nella giusta maniera. Ecco, io quella giusta maniera non sapevo nemmeno dove stesse di casa.
Vedere scritto nero su bianco quali fossero le caratteristiche di una Bilancia e le mille sfumature date dall’ascendente mi riempì di sicurezza. Attenzione. Ora so che si trattava di una certezza molto labile e poco duratura, ma ai tempi mi servì, almeno per un po’.
Ero felice di essere una Bilancia
Il segno di Venere, dell’armonia, dell’eleganza. Ero felice anche di essere una cuspide Scorpione, quindi con qualche pennellata di passione. Credevo di avere anche l’ascendente in Scorpione, ma il calcolo fatto sulla tabella era totalmente sbagliato perché non teneva conto di ora legale e ora solare. Per questo oggi sono felice anche di essere ascendente Sagittario. Ma non divaghiamo.
Perché l’astrologia era così importante?
Perché avevo affidato a lei la mia identità. Che invece era composta di tante piccole e grandi caratteristiche, impossibili da definire astrologicamente e in attesa di sbocciare. Questo però l’ho imparato nel tempo, lavorando sodo sulla mia identità nella maniera meno astrologica.
Pensaci bene
Tutti abbiamo bisogno di sapere come andranno le nostre vite, forse è uno dei pochi campi in cui lo spoiler alert non è uno spauracchio così spaventoso. Allora viene fuori che Venere in Vergine (la ricordi, vero?) è la combinazione più deleteria per i sentimenti, perché una donna o un uomo con questo aspetto prendono tutto sul serio e tendono a sacrificarsi per amore. Quindi i tuoi disastri amorosi acquistano una nuove luce (poi ci torni coi piedi per terra, eh).
Poi arrivano i tarocchi
e le divinazioni di ogni tipo (trovi una serie di canali specifici su YouTube). Tutto per poter capire un po’ di più quello che si dovrebbe semplicemente vivere. Dopo tanti anni sono giunta ad una conclusione: non c’è nulla di male ad essere appassionati di astrologia, leggere l’oroscopo del tuo segno, del tuo ascendente e, segnalo bene, anche del tuo segno lunare e di quello di Venere. Tanto alla fine contano il tuo libero arbitrio e le tue scelte.
Ascolta il postcast
Ascolta “Perché vogliamo conoscere il nostro futuro?” su Spreaker.
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