Tu lo sai chi sia e cosa faccia un critico cinematografico? Te lo spiego nel nuovo podcast di Smack, Dueminutiescendo. Un episodio divertente (e divertito) in cui ti racconto quanto sia difficile parlare di film senza essere trattati come dei pazzi saccenti. E soprattutto quanto sia complesso tradurre in parole semplici, i concetti molto profondi contenuti in un’opera cinematografica. Sai, è una questione di equilibrio. E anche di lingua.
Perché la lingua di un critico cinematografico può essere davvero difficile. Allora ho pensato di stilare un piccolo dizionario da usare in caso di necessità.
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Critico cinematografico, in missione per conto di tutti
Il critico è un mezzo. Si pone a metà tra opera d’arte e lettore. Non per educare o indottrinare, ma a mio parere per dare un punto di vista differente. Deve invitare a riflettere su un determinato tema. Far crollare certezze, insomma. Il lettore ci deve stare. E magari farsi sorprendere da un pensiero completamente diverso dal suo.
Se vuoi sentire tutto il podcast, clicca qui!
Ascolta “Piccolo dizionario del critico cinematografico” su Spreaker.
Dueminutiescendo
Hai presente quando ti citofona qualcuno, dici “Due minuti e scendo!” e poi i minuti diventano sempre 485?
Mi sono chiesta cosa succeda in questa specie di comfort zone continuamente disattesa.
Io non sono una ritardataria, anzi, ma sono una pensatrice e credimi, ci sono delle volte in cui comincio a perdermi nelle mie riflessioni. Quindi a volte è capitato di dover andare ad un appuntamento e di fare tremila cose prima di uscire dalla porta.
Questi due minuti, che poi due minuti non sono, diventano il tempo di un racconto o di un’intervista sul mondo femminile (e non solo).
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