Nonostante siamo a metà maggio, le temperature sono ancora piuttosto basse. A breve, si aspetta comunque l’arrivo della tanto desiderata estate. I bambini sono spesso vittime di infezioni batteriche della pelle che proprio, con l’arrivo della stagione calda e del clima caldo-umido, si manifestano con ancora maggiore frequenza. Cosa fare?
Lo spiega la Professoressa Susanna Esposito, Presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid) e Professore Ordinario di Pediatria all’Università degli Studi di Perugia.
«Anche una piccola ferita, un graffio o una puntura d’insetto possono facilitare l’accesso dei batteri all’interno della pelle e generare un’infezione che può diffondersi ad altre zone della cute», spiega.
«Per evitare i rischi di un’eventuale degenerazione dell’infezione è necessario valutare da quanto tempo è insorta la lesione, quanto è estesa e quali sono i sintomi associati, come ad esempio febbre, dolore e prurito. Inoltre, è importante considerare quali possano essere stati i fattori predisponenti, tra cui l’assunzione di farmaci, l’esposizione alla luce solare, il contatto con allergeni o animali», conclude la professoressa Esposito.
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Foto di Eric Froehling su Unsplash
Bambini, come proteggerli
Con l’avvicinarsi della stagione estiva, WAidid quindi raccomanda di mantenere la pelle dei bambini pulita e ben idratata in modo da difenderla dai batteri e dai funghi. Inoltre consiglia una moderata esposizione al sole nei primi anni di vita per favorire la sintesi della vitamina D.
Ovviamente, bisogna evitare sempre le ore più calde
Nel caso di infezione batterica della pelle il primo riferimento è sempre il pediatra. Sarà il medico a evidenziare a necessità di una visita dermatologica.
Tra le infezioni cutanee dell’età pediatrica, quelle più comuni sono l’impetigine. Essa è dovuta alla presenza dello Staphylococcus aureus (nel 70% dei casi) e dello Streptococcus pyogenes.
Da tenere sotto controllo, per i bambini, anche le infezioni da funghi, molto diffuse in estate a causa del clima caldo-umido e della più alta frequentazione di piscine o di spazi comuni. Infine, bisogna fare attenzione anche alle verruche cutanee, dovute spesso a infezioni virali da Papillomavirus (riguardano il 5-10% dei bambini).
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