Ti ho raccontato di quanto i capelli mi abbiano sempre fatta sentire inadeguata e brutta, vero? Te lo dico senza paura: quel post è stato scritto quasi con le lacrime agli occhi, ma una volta che è venuto alla luce ne sono stata felice, perché nonostante la mia timidezza sostanziale e le mie fragilità penso tutto sommato di essere una donna coraggiosa. E le cose che fanno paura vanno affrontate a viso aperto. Sabato scorso i miei sono diventati capelli rossi, dopo essere stati biondi ramati.
Che c’è di tanto sconvolgente in questa cosa? Tutto e niente. Niente, perché è la normalità nella vita di ogni donna. Tutto, perché fino a qualche mese fa lo stato delle mie chiome non mi permetteva di giocare così tanto con i colori. Adesso invece sì. Hai idea di quanto questo mi renda felice?
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Finalmente rossa!
Capelli rossi & co.
Dai, troviamo una morale in questa storia. La prima può essere, che niente di ciò che è umano resta fermo e immutabile. Ogni evento può portare a un piccolo, grande cambiamento che ti rende diversa da com’eri solo qualche minuto prima. Tutto ciò è confortante, anche se richiede una buona dose di sacrificio e abnegazione. Tuttavia, visto che in ballo c’è la nostra pienezza (non la chiamerei felicità, né solo benessere), il gioco vale la candela.
Ho passato serate a fare lunghi e noiosi trattamenti
ho mandato all’aria tutto perché mi ero stufata, ho visto occhi impietositi guardarmi con tenerezza e rassegnazione. E io adesso sto bene nella mia pelle. E sto bene perché so chi sono e come sono e anche se non sono perfetta non mi importa.
Ma parliamo ora del colore dei capelli
che adesso è diventato più caldo e profondo: bellissimo.
La mia parrucchiera ogni volta è costretta a sorbirsi questa cliente scalmanata che l’abbraccia, la bacia e la riempie di complimenti: un tormento. Ma è davvero un portento, Elda. Soprattutto perché è stata comprensiva e molto risolutiva. Non mi ha mai promesso miracoli, ma ha lavorato tanto per farmi arrivare ad un buon risultato.
Il che vuol dire divertirsi di gusto a cambiare colore
Prima ero decisamente irlandese, forse troppo per il mio tono di pelle (bianco ma con sfumature rosate). Adesso sembro Melisandre of Asshai (ma più calda) e questo mi esalta come mai.
Se hai avuto la pazienza di arrivare fino a qui sicuramente sei una persona ottimista che ama i lieto fine o comunque gli epiloghi in cui il protagonista ce la fa. Non ti do consigli, non ti lascio messaggi. Ti dico solo che puoi fare sempre ciò che vuoi e che senti. Non credere a chi ti dice «Ormai…». Siamo esseri umani e questo vuol dire che siamo indiscutibilmente dei lottatori.
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