Oscar 2019, ovvero: Is this the real life, is this just fantasy? La domanda è quanto mai appropriata, perché dopo la lunga cerimonia di consegna degli Academy Awards si fatica a credere cosa sia reale e cosa no. Siamo avvolti da una spirale di glamour e paillettes, tutto ci sembra così bigger than life e… c’è grande profusione di anglicismi per lo più inutili. Fatta questa dovuta introduzione, a proposito, citavo l’intro di Bohemian Rhapsody dei Queen, arrivo al dunque per parlarti dei vincitori di quest’anno.
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Oscar 2019, i migliori
Roma di Alfonso Cuaron e Green Book di Peter Farrelly si sono divisi equamente i premi più corposi. Quello alla regia è andato al cineasta messicano, che si è aggiudicato anche il riconoscimento alla miglior fotografia e al miglior film straniero, mentre Farrelly ha messo le mani sulla statuetta del miglior film e della miglior sceneggiatura non originale.
Sempre in tema di script, ma di sceneggiatura originale, finalmente possiamo parlare di un Oscar per Spike Lee e BlacKkKlansman. Incontenibile la sua gioia sul palco mentre salta al collo di Samuel L. Jackson. E nel discorso di ringraziamento, ha riservato qualche stoccata all’attuale presidente Trump: “Le elezioni 2020 sono dietro l’angolo, possiamo fare una scelta di amore e non di odio“.
Oscar 2019, attori e attrici
Sono felicissima per la vittoria di Olivia Colman come miglior attrice protagonista per La Favorita. È un’interprete di razza, che ho conosciuto nel 2011 per il bellissimo Tirannosauro di Paddy Considine (se puoi, recuperalo).
Regina King ha vinto nella categoria non protagonista per Se la strada potesse parlare. A mio modesto avviso, il suo è tra i vestiti più belli (Oscar de La Renta, nomen omen).
In campo maschile Mahershala Ali fa il bis e ad appena un anno di distanza vince il secondo Oscar come non protagonista per Green Book. Miglior protagonista, Rami Malek per Bohemian Rhapsody. Freddie Mercury avrebbe apprezzato (ma guarda la faccia di Viggo Mortensen).
Lady Oscar
Chiudo in bellezza con l’Oscar a Lady Gaga per Shallow, canzone portante della colonna sonora di A Star is born. Bellissima in Alexander McQueen, miss Germanotta ha rimesso insieme il suo cuore spezzato dopo la rottura del fidanzamento con Christian Carino e ha commosso tutti nell’intensa esibizione di Shallow. Lo abbiamo capito tutti che ha preso una cotta per Bradley Cooper. Coraggio!
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