Per un viaggio indimenticabile munirsi di amica perfetta. Perfetta non vuol dire priva di difetti, ma complementare a te e ai tuoi desideri. No, in questo post non ti parlerò della piccola vacanza che mi ha portata a London Town qualche giorno fa, ma di quanto sia stato bello condividerla con Tiziana.
Anche tu conosci Tiziana Morganti perché per Smack ha scritto alcuni post davvero belli, primo fra tutti quello sull’adorata Londra. Il giorno in cui mi ha chiesto se me la sentissi di andare nella perfida Albione con lei ho risposto “Certo!“. Anche se mi ha minacciata a suon di “Guarda che cammineremo un sacco“.
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“Facciamo un selfie dove si veda la St. Paul’s Cathedral!”
London Calling (to the faraway towns)
Ed è stato così. Una media di 50 mila passi al giorno, letali per i polpacci di un atleta figurati per i miei risicati gruppi muscolari. Ma ne è valsa la pena.
Primo perché ho visto con i miei occhi alcuni dei posti più belli del mondo, poi perché vedere all’opera Miss Morganti con l’organizzazione di un viaggio ha dell’incredibile.
Gli itinerari sono stati scrupolosamente organizzati per giorno e interesse, con precedenza assoluta a quei luoghi solitamente trascurati nelle guide turistiche. Io mi sono innamorata del South Bank e dei mercatini di Natale, ma non avevo grossi dubbi al riguardo.
Avevo dubbi sulle condizioni meteorologiche che avremmo trovato, invece il tempo è stato piuttosto clemente. Avevo comprato un ombrello in teflon in fin dei conti, cosa mai sarebbe potuto succedere?
Ma non divaghiamo
Qui si parla di amiche (di viaggio) perfette. Questo è il post in cui parlo della straordinaria incapacità di due donne a fare un selfie in cui si capisse davvero dove stavamo.
Tentativi fatti: 90. Tentativi riusciti: 3 e mezzo.
London, i Beatles non ce li metti?
E si parla soprattutto della figura barbina fatta ad Abbey Road, sulle strisce pedonali rese celebri dai Beatles. Il tassista ci ha guardate con tenerezza, lasciandoci al nostro destino come un padre buono e saggio. “Andate andate pure a fare la foto, non fermatevi“.
Non sapevamo che nell’ordine avremmo incontrato:
1) Gruppo di turiste brasiliane che volevano a loro volta una foto scattata da me. Non so se capisci la responsabilità che ho provato. Avessi sbagliato gli avrei rovinato la vita.
2) Lo stesso gruppo di turiste brasiliane che per sdebitarsi si sono offerte di scattare la nostra foto. Con un cellulare, il mio, praticamente morto. E facevano il tifo affinché assumessimo un atteggiamento disinvolto.
Disinvolto

Prima dell’arresto
È bastato mettere mezzo piede sulla strada per veder passare in sequenza una macchina della polizia, tre taxi e un’ambulanza. Mi vedevo già rinchiusa nelle segrete della Torre di Londra e mi sono attaccata al braccio di Tiziana cercando di bloccarla. “Fermati, non sfidare la legge, ora ci arresteranno! Chi verrà mai a liberare due deficienti che volevano far finta di essere John e Paul! Tizi, non andare, la prigione è un posto freddo e buio!”
Trovate l’amica perfetta per i vostri viaggi, altrimenti queste storie chi ve le racconta?
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Adoro Londra e, grazie a mio fratello che vive lì, ho imparato ad amare le passeggiate per South Bank. Specialmente quelle che finiscono con un “pranzetto” al Borough Market.
Che bellezza Carlo!