Non so se sia vero o è solo un atto di supremo onanismo, ma festeggiare il compleanno di lunedì per me ha un valore maggiore. Primo perché puoi migliorare il giorno della settimana tradizionalmente votato ai brutti pensieri. Non è automatico, ma ci si prova.
Secondo perché è figo in assoluto festeggiare. Lo scorso anno, preda di un rodimento che faticavo a trattenere, nascosi la data del compleanno da Facebook. Volevo capire quante persone si sarebbero ricordate del mio genetliaco senza l’aiuto di Zuckerberg.
Risposta: molto poche. Giustamente, aggiungo. Il risultato del fantomatico esperimento però non aveva affatto cancellato il rodimento, semmai lo aveva aumentato.
Tutti questi giri di parole per dirti che io amo il giorno del compleanno e che come ogni anno in corrispondenza di questa data succede sempre qualcosa che mi obbliga a fare i conti con la vita. Tanto vale giocare a carte scoperte e festeggiare tutti assieme, anche se non ti conosco.
Se ami la pizza, saremo amici per sempre.
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Foto di Ankush Minda su Unsplash
Compleanno, esprimi un desiderio
Punto primo: rilassati, mettiti sul divano e stappa una birra. Le patatine stanno lì vicino.
Cosa vuoi che ti dica. È stato un anno pieno di sorprese e di incontri meravigliosi. Ho conosciuto tanti amici nuovi e belli. Ho visitato città lontanissime e ho provato nostalgia di casa in modo sempre diverso. Così il ritorno nei miei 30 metri quadrati scarsi diventava ogni volta qualcosa di sorprendente.
Ho dovuto dire addio a un uomo e amico straordinario, tornando a guardare in faccia quella cosa brutta che è la morte.
Mi sono innamorata tante volte
Mi hanno sussurrato parole dolcissime e parole feroci. La schiena ha sentito i brividi e ho sorriso senza motivo. Mi sono sentita leggera dopo aver pianto un po’ e ho amato ogni singolo bacio che ho dato.
Ho stretto un patto con la grappa
Perché non si vive di sola birra, anche se continua ad essere la regina incontrastata del mio cuore.
Ho abbracciato tante persone e mi sono lasciata abbracciare senza ritegno
La morbidezza terapeutica dell’abbraccio è così bella. Ci si avvicina così tanto all’altro da sentire il suo odore e in quel momento senti che la paura se ne va via.
Inoltre ho compreso che voglio essere circondata sempre da bambini, gli esseri umani più seri al mondo.
Altra cosa che ho capito: non posso forzare nulla
Non si vuol bene per obbligo, anzi è necessario rispettare i tempi dell’altro, sempre.
Sono piena zeppa di regali da dare
Come se avessi fatto shopping per compleanno, Natale, onomastico e Ferragosto. Eppure basta un pizzico di brutta indifferenza per rendere pesantissimo il carico.
Mi sono resa conto che ancora, ogni tanto, esce fuori la maestrina che è in me. Ed è da prendere a capocciate. Però tutto sommato è innocua.
Ora se permetti vado a soffiare sulle mie 43 candeline. Ho un mucchio di desideri da esprimere. Magari l’anno prossimo te ne parlo.
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