“Come stai?“. È la domanda delle domande. Molto più di “Quando ti sposi?” e “Che aspetti a fare un figlio?“. In questi due casi le risposte possono essere davvero precise e circostanziate: “mai” e “aspetto il 628”.
Nel primo, be’… È un filo più complicato. Perché non sempre sai come stai. A volte stai bene, ovvero non ti manca nulla per essere soddisfatta, ma senti che qualcosa di sostanziale manca. Altre stai veramente di melma. Altre ancora è tutto a posto e basta un raggio di sole per farti uscire di casa con un bel sorriso.
Eppure non c’è niente di più intimo di una domanda del genere. Proprio per questo ci mette in crisi.
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Come stai?
Io ad esempio sento sempre l’esigenza di essere sincera nella mia risposta, poiché presuppongo che l’interlocutore abbia davvero a cuore le mie parole. Detesto le frasi di circostanza, le discussioni da ascensore in cui nemmeno ci si guarda negli occhi e si parla generalmente del tempo, del caro prezzi e dell’ultima comunicazione dell’amministratore.
Ecco, davanti all’interesse sincero di una persona, io sboccio come ninfea al mattino. Altrimenti esordisco con il più classico dei “Tutto a posto, niente in ordine“, oppure “Ho visto giorni peggiori, non mi lamento“. Che poi è vero, ho visto giorni peggiori, orribili e davvero non avrebbe senso lamentarsi per un disguido col meccanico. Tuttavia, in alcune circostanze mi sarebbe piaciuto e mi piacerebbe sentire dall’altra parte un filo di empatia in più.
Qui c’è in gioco molto
C’è in ballo la nostra capacità di essere veri. Quante volte ti è capitato di mentire? A me è successo in più di un’occasione di vedere l’orrore negli occhi di uno (pseudo) amico, per paura che in qualche modo io potessi dirgli la verità e trasformarmi in un accollo cosmico.
In pochi sanno sostenere la tua verità, diciamolo
Quelli che vogliono davvero sapere come stai sono in 3. Coloro che ti chiedono come stai perché dal tono della tua voce hanno percepito qualcosa di storto o vedendo la tua foto su Facebook hanno notato uno sguardo triste sono in 2. Queste due persone amale incondizionatamente.
Quanto a me
Se io ti chiedo “come stai” lo voglio davvero sapere. E ti ascolto. Magari non risolvo i tuoi problemi, ma almeno ti guardo negli occhi.
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