La cosa strana non è che ti parli di Madonna, ma che lo faccia solo adesso, a quasi un mese dal suo sessantesimo compleanno. Evento che no ho santificato come avrei dovuto, a dispetto del mio grande amore per Louise Veronica Ciccone. La verità è che mi ero ripromessa di parlartene con calma, perché per me, adolescente dei tardi ’80, l’argomento Madonna è sterminato. E affettivamente rilevante.
Dunque, cosa mi ha spinta a buttare giù queste righe? La notizia dell’uscita di un nuovo film dedicato alla Material Girl, Madonna and the Breakfast Club. Un docudrama scritto e diretto da Guy Guido.
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Madonna, storia di una regina
Un’artista egocentrica e scalmanata come Madonna non poteva non attirare l’attenzione di registi e produttori. Anche se la signora Ciccone non ha mai facilitato le cose, ponendo veti su veti a film che raccontassero la sua storia. Ne vidi uno qualche tempo fa in televisione e francamente avrei preferito non assistere allo scempio di una biografia girata come i TV movie peggiori.
Detto quindi che per descrivere un fenomeno pop così complesso come quello di Madonna sarebbe necessaria una mano più esperta e aggraziata, il docudrama di Guido sembra essere almeno accurato e preciso nelle fonti.
Basato sui racconti di Dan Gilroy, fondatore dei Breakfast Club e all’epoca compagno della popstar, il film narra gli anni giovanili della cantante, interpretata dalla somigliantissima Jamie Auld.
Bella, sfrontata, gran lavoratrice, Louise era già destinata a grandi cose
Rimanere confinata in un piccolo gruppo indie non sarebbe stata certa la soluzione migliore per la ragazza di Detroit, piombata a New York qualche anno prima con pochi dollari in tasca per inseguire un sogno: diventare la stella più luminosa dello showbiz.
Ci è riuscita eccome
Siamo alla fine degli anni ’70. New York era una discoteca a cielo aperto. Il club dove si faceva musica dal vivo erano numerosi e tutti avrebbero potuto sfruttare l’occasione giusta. In quell’atmosfera così caratteristica, i Breakfast Club provarono a imporsi con il loro sound synth-pop. Del gruppo Madonna era la batterista.
Il canovaccio è abbastanza risaputo. Una ragazza talentuosa trova il modo di fare musica entrando in un gruppo, si lega al fondatore e poi, quando vede all’orizzonte un’opportunità migliore, va per la sua strada.
Guarda il trailer di Madonna and The Breakfast Club
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