Dovessi scegliere le voci femminili italiane che amo di più te ne direi due in particolare: Cristina Donà e Ginevra Di Marco. Loro non lo sanno (forse ora sì), ma mi hanno accompagnata in alcuni dei momenti chiave della mia vita. Carezzandomi con le loro parole d’amore. Proprio per questo motivo, quando ho letto la notizia di un progetto che vede come protagonista Donna Ginevra ho esultato.
In occasione degli ottant’anni dalla nascita di Luigi Tenco, infatti, sarà proprio lei l’interprete speciale dei brani del celebre cantautore nella nuova produzione in prima assoluta firmata Nuovi Eventi Musicali.
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Ginevra Di Marco canta Tenco
La formula è quanto mai affascinante: prendere un artista italiano di valore assoluto e “contaminarlo” con alcuni grandi del passato. Per farti qualche esempio, Max Gazzè, Petra Magoni, Diodato, Cristina Donà, hanno reinterpretato nei passati 18 anni capolavori dei Radiohead, Pink Floyd, Xtc, Genesis. Fino al recente omaggio a David Bowie a cura di Andrea Chimenti.
“Crediamo fortemente che sia fondamentale riproporre i capolavori della musica del ‘900 più recente, proprio come si programma un concerto di musica cosiddetta classica“, spiega Mario Setti, presidente di Nuovi Eventi Musicali, associazione nata nel 2001 per promuovere musica di qualità.
“Noi non chiediamo ai musicisti a cui ci rivolgiamo di coverizzare un brano, ma di riproporlo in maniera originale”, aggiunge Setti.
Dopo l’apertura di ieri al Festival della Parola di Parma, domani sera Ginevra Di Marco sarà protagonista a Barberino Val d’Elsa per Terra InCantata. Sarà poi a Scandicci per Open City, sabato 14 luglio.
I pezzi di Tenco quali Vedrai vedrai, Io sì, Angela, Lontano lontano saranno intervallati da brani di musica classica, come il Quartetto per archi n.3, op 41 di Robert Schumann.
Ginevra Di Marco e Luigi Tenco
Per Ginevra di Marco, che sarà accompagnata da Francesco Magnelli alle tastiere e samples, da Andrea Salvadori alle chitarre, e da un quartetto d’archi, il rapporto con Tenco è sempre stato ricco di emozioni.
“La proposta dei Nem ha riaperto un mondo per me – racconta la Di Marco -, il repertorio di Tenco fa parte da generazioni della mia famiglia e dei nostri ricordi personali. Riascoltare le sue canzoni, anche quelle meno conosciute, mi ha fatto riscoprire la sua grandezza, un artista in grado di restituire il senso profondo della vita. Sia che raccontasse di amori che di denuncia sociale“.
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