Dunque, il matrimonio del secolo c’è stato. Ed è stato emozionante. Come l’ho visto io? Tra una lavatrice, una corsa in stazione per abbracciare un’amica e una al parco per coccolarne un’altra. Mi credi se ti dico che sulle nozze di Meghan e Harry ho cambiato idea in poche ore?
A chi voglio darla a bere, ho 42 anni, quasi 43, e indosso un pigiama con la scritta Dream Queen, la regina del sogno. Sono predestinata ai sogni, alle fiabe, agli unicorni (quelli belli eh). Aveva ragione Vivian a chiedere la favola al suo Edward. Non c’è niente di male. E anche se la vita ti prende a mazzolate, sperare che qualcosa di grande possa accadere è buona norma per non soccombere a certa melma quotidiana. Certo, non è la speranza di un bambino prima di Natale. Somiglia a un desiderio di bellezza. Vienimi a dire qualcosa, su.
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Foto di Luis Tosta su Unsplash
Matrimonio del secolo. Cosa?
Ore 10.00
Del matrimonio di Meghan Markle e Harry non mi interessa nulla. Mi sarebbe interessato solo del mio, se mai ne avessi avuto uno. Cosa che non reputo impossibile, ma altamente improbabile. Non sono contraria al matrimonio in senso assoluto. Non mi piace l’ideologia del “non lo farò mai“. Però la ragazzina che sognava di sposarsi in abito bianco, con un uomo bello, buono, con idee politiche simili alle mie (o talmente intelligente da farmi apprezzare le sue, anche se diverse dalle mie), della mia stessa squadra, rugbysta, coi parenti in Argentina, non c’è più. È stata sostituita da una donna sufficientemente saggia da capire che l’amore, quello vero, che lega due persone è raro. Esiste e se lo trovi lo devi coltivare. Indipendentemente dai contratti e dalle consuetudini sociali.
Sì, c’è stato un tempo in cui pensavo che mi sarei dovuta assolutamente sposare. A 22 anni, come mia madre. Non l’ho mai pensato per adempiere ad un dovere. È che credevo fermamente nel principe azzurro. Un po’ ci credo anche adesso. Non è un principe, ma un uomo normale con pregi e difetti, che però mi veda davvero per quella che sono. Con i miei pregi e i miei tanti difetti. E non è azzurro, perché fantasticare non serve.
Matrimonio del secolo. Amore
Ore 14.00
Io voglio fantasticare e voglio farlo adesso! Cosa sono questi lucciconi negli occhi? Possibile che mi sia emozionata a vedere due perfetti sconosciuti che dichiaravano il loro amore davanti a mezzo mondo? Non ci credo, mi sono emozionata, è ufficiale. Ho visto la madre della sposa e ho cominciato a singhiozzare pure io. Sto davvero così male? La verità te la dico in due parole. Non si può essere cinici davanti all’amore. Mi è bastato vedere come si guardavano, Harry e Meghan per sentire un brivido di soddisfazione. Incredibile, sembravano due persone normali. Anche se non lo saranno mai. E che dire del sermone del vescovo americano Michael Bruce Curry? “Dobbiamo scoprire il potere dell’amore per fare di questo mondo, un mondo nuovo“, ha detto citando Martin Luther King.
Il punto è questo. Non conta il matrimonio, conta l’amore e questo non deve per forza essere legalizzato per avere valore. Credo però che sposare la persona che ami sia una figata colossale. Non è la sistemazione definitiva, il parcheggio dei sentimenti. E nemmeno essere incatenati. Può essere un atto di libertà.
Auguri a tutti.
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