Si è chiusa qualche giorno fa la Fashion Revolution Week, culmine di un progetto più ampio nato nel Regno Unito per promuovere e valorizzare la moda sostenibile. Sono state decine le iniziative anche in Italia, volute da brand e stilisti che hanno un grande obiettivo a cuore: presentare al pubblico capi ideati, cuciti e venduti in maniera etica. In questi giorni sto lavorando con passione ad un e-book in cui ti spiegherò come fare un Capsule Wardrobe perfetto. Ovvero, come riuscire ad essere bella indossando pochi e selezionati basic.
Pochi? Ma sei sicura? Sì, se scegli prodotti che possano durare nel tempo. Non è possibile infatti pensare a vestire bene senza tenere conto della qualità di un abito. Del fatto che quel vestito sia stato creato da artigiani felici. Quella maglietta non ti costerà 9 euro, è evidente, ma sei sicura che la potrai indossare per almeno 10 anni. E che nessuno ha sofferto la fame e ritmi di lavoro improbabili per cucirla.
Scarica l’e-book Un Natale al bacio per lo shopping online

Fonte Pinterest
La fashion revolution di Francesca Mitolo
Stavo quindi curiosando nel calendario degli appuntamenti italiani della Fashion Revolution Week quando scopro che una delle città in prima linea è stata Torino. Uno dei poli creativi più attivi di casa nostra. Ho avuto la fortuna di conoscere una stilista torinese di grande bravura, Francesca Mitolo, fondatrice del marchio Teeshare, che in occasione dell’e-book Un Natale al bacio mi ha raccontato la sua esperienza di designer di moda sostenibile. Qui ti riporto la versione estesa della nostra chiacchierata.
Francesca, raccontaci chi sei in poche righe.
Sono una fashion designer. Ho lavorato moltissimi anni in studi di consulenza, principalmente per collezioni donna sportswear e denim in Italia e Spagna.
Quando è nato Teeshare e perché è così importante per te?
Ho vissuto in prima persona le migrazioni delle produzioni dall’Italia alla Cina, India e Turchia, un gioco al ribasso che teneva conto solo e unicamente del profitto finale.
Nella mia esperienza come consulente in Spagna, ho avuto la fortuna di lavorare a lungo per un marchio con produzione locale, proprio in quel periodo ho iniziato a pensare di fare qualcosa, unire tutte le mie esperienze lavorative e personali, accendere una luce per far vedere anche agli altri i meccanismi sempre più distorti del fast fashion. Mi sono auto finanziata e da gennaio 2013 ho ideato il progetto teeshare.
La fashion revolution di Teeshare
Quali sono le particolarità di Teeshare, perché è diverso?
Teeshare nasce come rivisitazione di una t-shirt. Collaboriamo con artisti internazionali che condividono la filosofia del progetto creando opere uniche, in serie limitate e di alto valore artistico e artigianale. Un messaggio da indossare. Un connubio tra arte e moda sostenibile. Ogni dettaglio viene vissuto e pensato con l’obiettivo di creare valore: la trasparenza produttiva, la ricerca dei materiali, le relazioni che instauriamo con le persone con cui collaboriamo, la grande umanità e la voglia di condivisione sono alla base del progetto teeshare.
Arte e moda sostenibile si armonizzano nel tuo progetto. Ti capita di sentirti da sola in un mondo, quello della moda, che privilegia i materiali scadenti e uno stile piatto?
“Vado a comprarlo da X tanto una t-shirt costa solo 9,90 euro” o ancora “Costa talmente poco, anche se l’anno prossimo non va più di moda, lo butto e ne prendo un altro”. Sovente mi capita di ascoltare frasi del genere. Manca proprio un pensiero critico. I nostri abiti sono stati cuciti da persone, quel capo buttato si accumula e va smaltito. Se pago una t-shirt 9,90 euro comprensiva di tessuto, etichetta e stampa quanto sarà stata pagata la persona che l’ha cucita? Se io, tu, noi, tutti buttassimo un capo dopo una stagione cosa potrebbe accadere al mondo in cui vivo?
Fashion Revolution, una comunità
Cosa fai allora per non sentirti “sola”?
Due anni fa ho iniziato a fare ricerca online con l’intento di trovare realtà attente alla tematica etica e green. Sono approdata sul sito di Fashion Revolution, organizzazione mondiale che pone l’accento su trasparenza, sostenibilità ed etica nell’industria della moda. Sono entrata a far parte di questa community grazie alla quale ho conosciuto Connecting Cultures associazione che propone un corso di moda consapevole e innovativa. Ho deciso di frequentarlo per un mio aggiornamento professionale e per capire realmente cosa vuol dire sostenibilità nel mondo della moda. Durante il corso Out Of Fashion ho conosciuto professionisti esperti nel settore e delle compagne di corso meravigliose, fonte di confronto e ispirazione. Ora non mi sento più tanto sola!
E ora, shopping
Dove possiamo trovare i tuoi capi? C’è la possibilità di comprarli online?
Certo! Sul sito www.teeshare.com c’è lo shop online, inoltre scrivendomi una mail c’è la possibilità di creare capi personalizzati in diverse varianti colore.
Come ti vedi tra 10 anni? Qual è il tuo sogno nel cassetto ancora da realizzare?
Spero che la consapevolezza di essere indissolubilmente legati al nostro ambiente e agli altri ci porti a rendere sostenibili ed etici gli standard qualitativi di ogni produzione. Il mio sogno nel cassetto è creare una t-shirt in 3D con materiale biodegradabile. È sicuramente necessario un cambiamento nel regime fiscale italiano, non tra dieci anni, adesso. Con il progetto teeshare mi piacerebbe crescere, essere affiancata da un team di lavoro di persone giovani e curiose, niente più solitudine, un obiettivo comune da perseguire insieme, ognuno con il proprio talento.
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