Quante sono le opere cinematografiche hanno la capacità di raccontare con verità le tante sfumature dell’animo femminile? Si contano sulla punta delle dita, ma quando ne trovi una ne esci di certo arricchita. Montparnasse femminile singolare è una di queste. Diretto da Léonor Serraille e in uscita italiana il prossimo 24 maggio con Parthenos Distribuzione, il film ha vinto la Camera d’Or come miglior opera prima al 70.mo Festival di Cannes. E non è difficile capire il motivo.
La protagonista, Paula, torna a Parigi dopo un lungo viaggio in Messico e si trova improvvisamente da sola. E da sola, anzi in compagnia di un gatto bianco, deve rimettere assieme i pezzi della sua vita. Non è facile trovare un lavoro, una casa, una nuova relazione. Insomma quelle piccole e grandi certezze che rendono un’esistenza più solida. Entusiasmo e allegria si confondono ad una nostalgia profonda. Una specie di basso continuo che però non distoglie la nostra eroina dal suo obiettivo principale: vivere scoprendo chi sia davvero.
Leggi anche: Juliette Binoche e l’amore secondo Isabelle
Montparnasse femminile singolare
Quando ci si trova abbandonati in una grande città, come succede a Paula, l’unica cosa su cui si può contare è la forza della propria identità. Ma se questa identità è ancora squilibrata, preda di mille contraddizioni, vivere sembra più difficile. Eppure la fragilità può diventare un propellente fortissimo per la propria realizzazione umana. Se ti permette di aprirti agli altri.
“Paula parte da una mancanza di controllo quasi bestiale, da una logorrea, per arrivare ad
avere una consapevolezza di se stessa, una solidità“, racconta la regista Léonor Serraille in un’intervista a Charlotte Garson. Che aggiunge, “Volevo che lo spettatore potesse avere un ruolo attivo in questa trasformazione [… ] Il personaggio sorprende, trova dei percorsi inattesi e a volte i suoi comportamenti più esuberanti sono quelli che funzionano meglio ed è una cosa che ho constatato io stessa mostrandomi sopra le righe durante dei colloqui di lavoro!”
Nei panni di Paula troviamo Lætitia Dosch, nominata ai Caesar 2018 come migliore speranza femminile. “Mi piacerebbe moltissimo che la gente vedesse questo film – ha detto l’attrice in un’intervista a Premiere -. È una storia molto semplice, ha il potenziale di una commedia d’autore“.
Guarda il trailer di Montparnasse femminile singolare
Segui Smack!
Non dimenticarti di seguire Smack! – Blogzine per donne croniche su Facebook. Metti mi piace alla nostra pagina! Iscriviti anche alla nostra Newsletter cliccando sul form in Homepage oppure qui.
Lascia un commento