Stuart Weitzman sostiene che le donne non debbano soffrire nelle loro scarpe. Parole sante, le sue. Perché ha senso comprare una scarpa bella, ma se è comoda è ancora meglio. Designer, imprenditore, cultore delle calzature, Stuart Weitzman è un guru per le migliaia di donne in tutto il mondo che acquistano da anni le sue creazioni. Sì, anche Carrie Bradshaw lo ha fatto (come ti sbagli?) in un episodio di Sex and The City.
Grazie a questo pioniere che non ha proprio l’aria dello stilista irriverente la Historical Society di New York ha allestito una mostra, Walk This Way: Footwear from the Stuart Weitzman Collection of Historic Shoes.
In programma dal 20 aprile all’8 ottobre prossimi, la mostra racconta l’evoluzione dello stile femminile attraverso un centinaio di scarpe storiche della collezione privata di Weitzman. Micro capolavori d’artigianato, raccolti negli anni dalla moglie dello stilista, Jane Gershon.
Sul biglietto da visita dell’esposizione, c’è un piccolo atto di narcisismo. È raffigurata infatti la scarpa tempestata di Swaroski indossata dall’attrice Laura Elena Harring per la cerimonia degli Oscar nel 2002.
All’epoca si trattò di un vero colpo di scena, che diede il La al fenomeno delle cosiddette red carpet shoes.
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Stuart Weitzman, l’imprenditore
Insegnante presso la Wharton School of the University of Pennsylvania, dove lui stesso ha studiato, Weitzman non si occupa più della parte creativa della sua azienda, affidata all’italiano Giovanni Morelli. Tuttavia dimostra di essere ancora un acuto osservatore del mondo della moda.
Una caratteristica che gli ha permesso di rimanere sempre ad alti livelli nel mercato. Se i leggings hanno cambiato il modo di vestire di una donna, ha detto Weitzman in un’intervista a Vogue, è sugli stivali che un imprenditore furbo dovrebbe investire.
Stuart Weitzman e le donne
“Dai una scarpa ad una donna e lei conquisterà il mondo“, dice Weitzman. E gli crediamo. Se non altro per la nostra pervicace vocazione ad essere come Cenerentola. Ecco, fai conto che Stuart Weitzman non avrebbe mai scelto il cristallo per una décolleté. Troppo fragile, troppo rigida. Avrebbe preferito un materiale più flessibile e comodo senza alcun dubbio. Questo perché, e ritorno all’apertura del post, per il designer devi essere a tuo agio in un paio di scarpe.
Sposato da 30 anni con la stessa donna, padre di due figlie, Weitzman ha un rapporto felice col mondo femminile. In effetti curiosando tra i modelli disponibili sul suo shop online si possono trovare dei prodotti meno appariscenti rispetto alle creature di un Louboutin o Jimmy Choo, ma portabili ed ugualmente eleganti.
Se programmi a breve un viaggio nella Grande Mela, una tappa alla mostra dedicata a Stuart Weitzman potrebbe essere quantomai soddisfacente.
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