Un uomo strano si aggira per le strade di Roma. Indossa una tunica rossa, si esprime con un linguaggio particolare, parla di perdono e amore. Dice di essere Gesù, ma dalle persone che incontra riceve solo risposte maleducate e svariati insulti. È la premessa del nuovo film di Giorgio Amato, Oh mio Dio! (Easy), una commedia sui generis che prova a immaginare cosa succederebbe se il figlio di Dio (il bravo Carlo Caprioli) tornasse sulla Terra oggi. Ironica e amara al tempo stesso, la storia di Amato rilegge in chiave moderna i Vangeli. Maria è una dolce signora solitaria, gli apostoli sono padri di famiglia o sbandati. Maria Maddalena, infine, interpretata da Giulia Gualano, è una donna che sognava la celebrità, ma alla fine è riuscita a diventare solo l’amante di un noto uomo politico.
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Giulia Gualano, la mia Maddalena
Giulia, la Maddalena è indubbiamente uno dei personaggi più affascinanti della storia. Quanto è stato interessante per te lavorare su questa figura femminile?
Molto interessante e stimolante. La sua è stata una figura molto criticata, soprattutto dalle persone di fede. È sempre stata considerata come l’amante segreta di Gesù e per questo etichettata come una poco di buono. La realtà vera non la sapremo mai. La nostra è una Maddalena moderna, che è in un momento molto difficile della sua vita. Si è invaghita di un politico molto noto, rimane incinta e lui la obbliga ad abortire. Viene costretta suo malgrado a prendere questa decisione.
Ed è questo punto che incontra Gesù, o il sedicente tale.
Un supereroe, io lo definisco così. Sarà il suo salvatore. Grazie a lui Maddalena riscopre dei valori veri, profondi, non basati sull’apparenza.
Giulia Gualano, la libertà delle donne
La questione aborto è una delle più delicate. Nel film Gesù interviene a bloccare Maddalena. Per chi, come me, ritiene che la libertà di scelta di una donna debba essere intoccabile e insindacabile, la scena è stata molto forte, difficile da sostenere. Raccontami il tuo punto di vista.
Credo che alle donne spesso non sia data una reale libertà di scelta. Il punto non è essere favorevoli o contrari all’aborto. Viva dio che esiste la possibilità per tutte le donne di poter scegliere. Le battaglie femministe sono servite a qualcosa. La cosa che volevamo dire è che importante mettere la donna nelle reali condizioni di poter scegliere se abortire o meno. È stato un viaggio un po’ tosto, devo ammetterlo.
Il personaggio di Gesù agisce in piena coerenza col suo pensiero, quindi
Certo, non poteva schierarsi dall’altra parte. Sì, il suo agire è coerente con il suo personaggio. Non si parla di un pensiero del regista o della produzione, è proprio una questione di scrittura, di sceneggiatura. Volevamo stimolare una riflessione molto più profonda.
Giulia Gualano, il mio amico Gesù
È una storia molto particolare quella di Oh mio Dio! che si muove sui binari del realismo e del grottesco. Non sappiamo con certezza se il protagonista sia davvero il messia o un malato di mente. Ti ha intrigata questo aspetto?
Decisamente. Esci dal cinema un po’ scombussolato. Anche atei dichiarati si sono avvicinati, al termine della proiezione, e ci hanno detto che il film ha messo in moto un sacco di cose nel loro animo.
Qual è la caratteristica di questo supereroe che ti è piaciuta di più?
Quella di essere sempre a braccia aperte. Tante persone si sono fatte un’idea nella loro vita di un Gesù minaccioso e cattivo. Non sono credente e prendo tutto con distacco, ma se dovessi immaginare il ritorno di Gesù lo immaginerei proprio così: accogliente, comprensivo e pronto a perdonare. Non so se sia un’immagine comoda che mi costruisco io, forse sì. Lui offre aiuto e una possibilità di scelta.
Sinceramente, se un uomo ti avesse avvicinata e ti avesse detto sono Gesù, lo avresti preso per pazzo o ti saresti fermata a sentire le sue ragioni?
Mi avrebbe incuriosita. Non percependolo come minaccioso mi sarebbe interessato dal punto di vista antropologico. Condivido l’etica e gli insegnamenti di Gesù, ma non ho il dono della fede, mi porrei sempre in modo distaccato. Anche se non puoi respingere aprioristicamente chi predica amore e fratellanza.
Guarda il trailer di Oh mio Dio!
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