Tablet, smartphone di nuova generazione, videogiochi e televisione interattiva. Eppure, prove alla mano, niente riesce a catturare la mente di un bambino come un buon libro. Una storia che lo faccia sognare e che liberi la sua fantasia. Sarà forse questo il motivo del grande successo ottenuto dalla Children’s Book Fair, fiera culturale che ormai da 55 anni si svolge a Bologna. Fino a giovedì 29 marzo il capoluogo emiliano diventa il crocevia privilegiato di chi lavora nel campo dell’editoria e dei contenuti dedicati a bambini e ragazzi.
Qui si incontrano scrittori e illustratori da ogni parte del mondo per parlare di narrativa e non solo. Tra le tante particolarità di questa edizione, che vede la Cina come ospite d’onore, si segnala la presenza del Cile che per il quarto anno di fila sbarca all’ombra delle due torri con una delegazione di tutto rispetto. Composta da dodici illustratori, due scrittori, diciassette case editrici e diverse personalità delle istituzioni locali collegate al mondo dell’illustrazione.
Punta di diamante della rappresentanza cilena, l’illustratrice Sol Undurraga che ha ricevuto il premio Bologna Ragazzi Award (opera prima) per il suo La Plage (L’Agrume).
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Children’s Book Fair e il Cile
Sol Undurraga vive attualmente tra Germania e Cile dove lavora utilizzando principalmente tecnica mista di matite e digitale. Si è fatta conoscere dalla sua casa editrice (francese) proprio al Bologna Children’s Book Fair del 2014. A ulteriore testimonianza del circolo virtuoso innescato da una manifestazione unica nel suo genere.
Architetto, sguardo dolce di chi sa trasformare la realtà in un gioco prezioso di forme e colori, la Undurraga ha conquistato i giurati con una storia di semplicità disarmante. Il racconto di una giornata sulla spiaggia. Microcosmo in cui si affolla un incredibile numero di personaggi, con i loro piccoli e grandi sogni.
“Il libro regala ai lettori nuove possibilità di visione ed è la prova di una stupefacente libertà di espressione artistica“, si legge nella motivazione.
“Ho dovuto leggere due volte la mail del mio editore in cui mi annunciava di aver vinto il premio – ha spiegato Sol Undurraga -. È stata un’esperienza speciale perché questo libro mi ha permesso di esprimermi totalmente. E devo dire grazie a L’Agrume perché mi ha lasciata libera. Questo premio è per me e per loro“.
Il Cile, guarda le illustrazioni
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