Che ti piaccia o no, un autore come Gabriele Muccino non lascia mai indifferenti. Massimo esponente della scuola cinematografica sentimental-esistenzialista, il regista romano torna a dirigere in Italia dopo una lunga pausa americana. E in A casa tutti bene, in sala oggi con 01 Distribution, continua a raccontare l’argomento che gli sta maggiormente a cuore: la famiglia.
Sì, proprio quella cosa “strana” da cui tutti noi cerchiamo di affrancarci ad un certo punto della nostra vita. Un enorme incubatrice di guai e frustrazioni. Ma anche un porto sicuro quando siamo in crisi.
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A casa tutti bene, Muccino figliol prodigo
Già dal teaser trailer pubblicato qualche mese fa ho avuto netta la sensazione Gabriele Muccino sentisse il bisogno di confrontarsi con un tema per lui essenziale. Nelle immagini si vedeva un gruppo di persone che cantavano felici attorno ad un pianoforte. Poi la sensazione è diventata realtà. A casa tutti bene è un apologo sarcastico sulla pesantezza della famiglia. Sulla capacità di nascondere anche le crisi più profonde dietro sorrisi di circostanza.
“Racconto la storia perversamente ironica di una famiglia estesa, che si cela dietro una grande maschera di ipocrisia finché non “scoppia” la vita – spiega Muccino in un’intervista rilanciata da MyMovies.it -. Il film esplora più generazioni, compresa l’adolescenza, e più classi sociali. Gli altri film erano pezzetti di un affresco da diverse angolazioni anche generazionali. Qui il ritratto è completo“.
A casa tutti bene, cronaca familiare
Pietro e Alba festeggiano le nozze d’oro e invitano figli e parenti nella loro villa di Ischia. Una mareggiata blocca tutti in quel logo apparentemente idiliaco. La vicinanza forzata fa esplodere i conflitti tenuti nascosti.
I tre figli, Carlo, Sara e Paolo sono ancora inquieti, come sussurra al compagno Alba.
Il primo, separato da Elettra, è legato a Ginevra, odiosa consorte. Sara è in crisi col marito Diego e Paolo, scrittore in disarmo continua a non capirci molto della vita.
Il cast stellare, anzi mucciniano, comprende Stefano Accorsi, Carolina Crescentini, Elena Cucci, Tea Falco, Pierfrancesco Favino, Claudia Gerini, Massimo Ghini, Sabrina Impacciatore, Gianfelice Imparato, Ivano Marescotti, Giulia Michelini, Sandra Milo, Giampaolo Morelli, Stefania Sandrelli, Valeria Solarino e Gianmarco Tognazzi.
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