Apostrofo rosa tra le parole t’amo? Certo, anzi sicuramente sì. Il bacio però è soprattutto la chiave del desiderio femminile. È quanto sostiene uno studio condotto dalla professoressa Julie Bakker della Liège University in Belgio e dal professor Ulrich Boehm della Saarland University in Germania, pubblicata sulla rivista Nature Communications.
Tieni a mente questo nome, allora, kisspectina, la cui esistenza è stata scoperta negli anni ’90 negli Stati Uniti. Si tratta del cosiddetto ormone del bacio, si trova nel cervello e sarebbe in grado di risvegliare i sensi di una donna. La scoperta apre nuovi scenari soprattutto per quanto concerne le nuove terapie per curare una bassa libido.
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Bacio, quando la partenza è tutto
A parte tutte le battute su un argomento su cui facilmente si può ironizzare, il bacio è davvero il primo contatto di natura “carnale” che riesce a stabilire una connessione tra due esseri umani. Dolce e delicato o appassionato (per le categorie ti invito a vedere la clip dedicata da Maledetto il giorno che t’ho incontrato), il bacio unisce le persone.
È amore allo stato puro. Un po’ meno romantico in verità il racconto della ricerca condotta dagli studiosi delle due università del Nord.
L’equipe ha monitorato il comportamento di alcune cavie da laboratorio scoprendo che la kisspectina rafforzi l’attrazione verso il sesso opposto e aumenti l’attività sessuale.
Questa molecola infatti è in grado di controllare una serie di attività neurologiche, innescate a loro volta dagli ormoni. Ad esempio la secrezione di gonadotropina e ossido nitrico, che stimolano l’interesse sessuale a diversi livelli.
Dunque per la professoressa Bakker non ci sono in circolazione trattamenti specifici per donne con basso desiderio sessuale. Questa scoperta legata all’attività dell’ormone del bacio potrà sicuramente colmare questa lacuna.
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