Quando la mia amica Sara Sagrati mi ha parlato dell’idea meravigliosa che la vede coinvolta con altri pazzi (la definizione è sua) mi sono emozionata nel giro di 12 secondi. Sara non è solo una delle colleghe più preparate e brave che conosca. È anche una donna spiritosa, appassionata, che ama il cinema e che sa raccontarlo. Ecco perché saluto con giubilo la nascita di Il Cinemino, una sala da 75 posti che vedrà la luce entro l’inizio di febbraio 2018 a Milano, in via Seneca 6.
Immagina un cinema di quartiere che sembra un hub internazionale, aggiungi un bar e otterrai un luogo magico. Uno spazio di incontro in cui parlare e discutere di cinema, e non solo. L’impresa, come tutto ciò che attiene all’ambito della cultura e della diffusione di cultura, è titanica. Proprio per questo c’è bisogno del sostegno di tutti. E potremo partecipare alla costruzione del Cinemino attraverso una campagna di crowdfunding mirata. Che continua su ilcinemino.starteed.com fino a fine mese.
Il Cinemino, come ti rivoluziono Milano
Giornalista cinematografica, ufficio stampa, moglie designata di Michael Fassbender se quel buontempone non avesse deciso di sposare Alicia Vikander, Sara è la persona giusta per parlare di questo progetto a tutto campo. Che è la realizzazione di un sogno.
Sara, perché Il Cinemino è il tuo sogno?
Da che ho memoria ho sempre amato andare al cinema. È sempre stato un luogo speciale per me e di grande libertà, perché al cinema è possibile diventare chiunque e provare ogni tipo di esperienza. L’idea di poter partecipare alla programmazione di un cinema è sempre stata un sogno, che ora si avvera.
Com’è nata l’idea?
In questi ultimi anni, prima come critico presentando cineforum, poi come parte di associazioni che si prodigavano a fare rassegne, ho conosciuto tante persone che condividevano lo stesso sogno, ma senza riuscire a renderlo reale. Qualche mese fa una collega che adoro e che stimo, Agata De Laurentiis (non è parente!) mi ha proposto di unirmi al “suo” gruppo di sognatori e ora eccoci qui, a poche settimane dall’apertura di Il Cinemino.
Quanti fanno parte dell’entourage?
In totale siamo in nove. Nove pazzi. Insieme abbiamo costituito l’associazione culturale Sei Seneca che gestirà il circolo cinematografico Il Cinemino. Nove pazzi in procinto di aprire un cinema ex novo, in uno spazio che prima ospitava uno show room.
“Nove pazzi con competenze diverse, così da poterci occupare a 360 gradi di quello che serve”
Davide e Raul fanno di conto, Graziano è il responsabile tecnico e dei lavori, Guido si accerta che la birra sia buona (lui dice di dire così!), io e Agata comunichiamo. Luisa segue gli adempimenti relativi alla sala, Alberto e Paola coordinano la programmazione con il supporto di tutti. Anche perché è davvero romantico voler realizzare i propri sogni, ma poi bisogna scontrarsi con la dura realtà dei costi, delle scelte architettoniche e impiantistiche, degli adempimenti amministrativi e legali. E a volte è davvero dura.
Che tipo di proposta pensate di fare?
Abbiamo definito Il Cinemino una “sala di quartiere che parla internazionale”. O anche “un cinema che è anche un bar e un bar che è soprattutto un cinema”. Varcando la soglia di Via Seneca 6 a Milano, si entrerà in Il Bar del Cinemino, arredato in stile cinematografico, aperto a tutti e molto attento alla proposta. Al piano inferiore ci sarà la sala, con 75 posti, accessibile con tessera e che a regime sarà sempre in funzione.
“L’idea è quella di un luogo dove passare quando si vuole e scoprire cosa c’è”
Male che vada ci si può bere un bicchiere in buona compagnia. La programmazione rispetterà questa tradizione. A ogni fascia oraria il suo film. A regime contiamo di proporre matinée, titoli per ragazzi al pomeriggio, incontri con gli autori alla sera, passando dagli inediti interazionali, recuperi di film che meritano più spazio in sala, documentari, ma anche cortometraggi, classici, i sing-a-long, eventi, cult generazionali e proiezioni per cani accompagnati dai loro padroni. E poi VR, opere sperimentali, fuori formato, rassegne dai festival, dando precedenza agli autori locali e proiettando sempre in lingua originale con i sottotitoli.
Come possiamo aiutarvi a raccogliere fondi?
Questa è facile. È possibile supportare il progetto sulla piattaforma di crowdfunding http://ilcinemino.starteed.com. Abbiamo avviato i lavori di Il Cinemino usando i risparmi, ma i costi di una cabina di proiezione sono altissimi e da soli non ce l’avremmo mai fatta. Per questo abbiamo scelto lo strumento della raccolta fondi online, così da aprirci alla città e condividere il progetto.
“La risposta è stata incredibile. In 50 giorni abbiamo raccolto più di 32 mila euro”
Hanno partecipato più di 300 persone, online e de visu, tra cui i residenti di un intero palazzo nostro vicino di casa, numerose associazioni milanesi compreso il Milano Film Festival, nonché Valerio Mastandrea che ha dedicato una poltrona di Il Cinemino (una delle ricompense del crowdfunding) per omaggiare la memoria del regista e amico Claudio Caligari. Un gesto che ci ha profondamente commosso e di cui siamo profondamente grati. La raccolta continuerà fino alla fine di gennaio: partecipate numerosi.
Quando aprirete?
Stiamo per sciogliere le riserve sulla data dell’inaugurazione, incrociando le dita che non avvengano imprevisti durante i lavori. Posso anticiparti che sarà entro la prima metà di febbraio e che nel giro di pochissimi giorni potremo finalmente comunicare ufficialmente la data e la programmazione delle prime settimane.
Come ti immagini Il Cinemino tra 10 anni?
Un posto alla Smack! Vivo, allegro, ricco di esperienze e storia. Un luogo che potrà vantare di aver scoperto talenti e avviato progetti, di aver fatto incontrare persone e – perché no – aver fatto nascere dei bambini.
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