Ormai non è nemmeno una confessione. Io amo, anzi venero Carlo Verdone. Chi mi conosce sa che cito le battute dei suoi film almeno tre volte al giorno. Questo per spiegarti che l’uscita in sala della sua ultima commedia, Benedetta follia, è salutata con gioia e felicità. Che poi questi sentimenti siano ben ripagati è un altro discorso e te ne parlerò dopo aver visto il film. Intanto mi godo la scrittura di un post in cui ti parlo dei personaggi femminili più belli della produzione di Verdone. Il rapporto tra Carlo Verdone e le donne (le sue creature cinematografiche) è davvero pieno di risvolti. Sono donne che mettono in crisi il protagonista o che si fanno mettere in crisi da lui. Angeliche sempre, talvolta diaboliche, in ogni caso memorabili.
Certo, il mio eroe non brilla per acume in fatto di sentimenti. Oscilla anzi tra il sadismo dei Furio e il totale asservimento dei Mimmo. In mezzo poi tutte le sfumature possibili dei due estremi: il tiranno rinsavito, il cucciolone che tenta di liberarsi dal giogo di un rapporto soffocante, il padre di famiglia senza infamia, ma con poche lodi.
Insomma la realtà, dirai. Vero
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Carlo Verdone e le donne, in che senso?
Proprio per questo mi ostino ad amare Verdone, perché nel suo film più loffio c’è sempre un tentativo (più o meno riuscito) di raccontare chi siamo e chi stiamo diventando. Questa allora è solo una classifica, quindi è un elenco parziale. Non ci sono pretese assolute, se non quella di divertirmi un mondo, rivedere i film e ripassare tutte le battute.
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Carlo Verdone e le donne, la top 10
#10 Magda Ghiglioni (Bianco, rosso e Verdone)
È fin troppo vittima la povera Magda, interpretata dalla russa Irina Sanpiter. La derelitta sposata con Furio è uno dei personaggi più iconici della cinematografia della cinematografia verdoniana. Anche se a distanza di qualche anno la sua forza mostra secondo me segni di cedimento. Simpatizzi con lei, gioisci quando finalmente molla il coniuge al suo destino (spoilerrrrrr!!!!) eppure risulta noiosa. Ma non poteva essere estromessa da questa graduatoria. Non me lo sarei perdonata.
Frase cult: Non ce la faccio più!

Magda
#9 Iris Blond (Sono pazzo di Iris Blond)
Personaggio terribile e struggente al tempo stesso, Iris Blond è il tipico esempio di femme fatale alla Carlo Verdone. E Claudia Gerini è bravissima ad interpretare l’ambiziosa cantante che non esita a mandare all’aria la vita del povero Romeo, pur di affermarsi nel mondo della musica. Casinara, disordinata, capricciosa, magnetica. Pericolo puro.
Frase cult: Io ho fatto dei grandi progetti per noi due, sai?

Iris Blond
#8 Fiorenza (Un sacco bello)
D’accordo, forse inserirla in questa top 10 è stata una scelta azzardata. In fondo il suo non è un personaggio attorno al quale si è sviluppato il film. Tuttavia, la giovane hippy senza arte né parte incarna l’animo più verace di una generazione spaesata. Sguardo spento e vestiti sdruciti, Fiorenza (Isabella De Bernardi) possiede comunque saggezza e intelligenza. Ben occultate.
Frase cult: Guarda che io a mi padre j’ho già sputato in faccia, attento, fascio, che nun ce metto niente!
#7 Serena (Io e mia sorella)
Sono poche le sequenze in cui vediamo Elena Sofia Ricci (premiata col David di Donatello per la sua interpretazione), eppure restano tutte in testa. Merito di una scrittura precisa, ovviamente, e di un’attrice che rappresenta con bravura la profonda antipatia di una donna senza passione, razionale. Un personaggio negativo complesso e pieno di sfumature in grado di tenere testa al suo omologo scanzonato.
Frase cult: Vaffanculo te e tua sorella!
#6 Silvia Piergentili (Io e mia sorella)
Va bene, lo hai capito. Io e mia sorella è uno dei miei film preferiti di Carlo Verdone. Credo che racconti con delicatezza e profondità una relazione difficilmente spiegabile. Senza però dimenticare umorismo e leggerezza. Se Serena, la moglie tutta d’un pezzo, rappresenta la famiglia acquisita, Silvia incarna la complessità di una rapporto ancestrale. A suo modo immodificabile. Ornella Muti è sensazionale.
Frase cult: Ma che, andate a letto alle dieci e mezza?

Silvia Piegentili
#5 Sandy Walsh (Acqua e sapone)
Dovessi scegliere il film di Carlo Verdone da cui saccheggio il maggior numero di battute ti direi proprio Acqua e sapone. Forse la prima opera di Verdone che ho visto. Erano occhi di bambina, ma quel personaggio così buffo e maldestro, il bidello che si finge prete per trovare lavoro, l’ho sempre amato. E con lui quella ragazzina, la bambina che faceva parlare tutta la città. L’acerba Natasha Hovey era perfetta nel ruolo dell’adolescente alla ricerca della propria identità.
Frase cult: E il sesso? Come fate voi preti?

Sandy
# 4 Arianna (Perdiamoci di vista)
Asia Argento folgorò tutti con la sua interpretazione (premiata col David di Donatello), capace di sollevare un film costruito in maniera schematica e per questo un po’ artificioso. Ma il viso pulito della giovanissima attrice, la sua voce così particolare erano il cuore pulsante della pellicola. Che ancora oggi mi emoziona tanto.
Frase cult: Le disgrazie sono la cosa più democratica del mondo.

Arianna
#3 Tiziana Lombardi (L’amore è eterno finché dura)
In realtà il personaggio femminile più bello, in senso pieno, di L’amore è eterno finché dura è quello di Carlotta, interpretato da una bravissima Stefania Rocca. Ma le nevrosi di Laura Morante hanno avuto la meglio al foto finish. Psicologa televisiva incapace di vedere realmente la realtà, Tiziana è una delle figure più interessanti del pantheon femminile di Carlo Verdone. Protagonista di un film poco valutato e invece molto maturo. Forse uno dei migliori della recente produzione.
Frase cult: Sai chi c’era con me? Guido!

Una psicologa sui generis
#3 Jessica Sessa (Viaggi di nozze)
Odiosa, fatua, antipatica, volgare. Eppure, in grado di sorprendere con una dolcezza nascosta. Come quando parla con Ivano del nome da dare alla figlia. Soffre, come tutto il film, di eccessiva pesantezza. Legata ad una scrittura smaccatamente grottesca. Tuttavia è un archetipo della modernità, che simbolizzerà per sempre la superficialità di una società brutta.
Frase cult: ‘o famo strano?

Jessica e Ivano
#2 Nadia Vandelli (Borotalco)
Ci avviciniamo all’empireo. Nadia Vandelli, alias Eleonora Giorgi, è stato il primo, vero, grande personaggio femminile scritto da Carlo Verdone, che con Borotalco ha creato la commedia perfetta. Un protagonista così forte come Sergio Benvenuti, ragazzone di buon cuore che fingeva di essere un altro per conquistare la ragazza dei suoi sogni, doveva avere un contraltare degno. Eccola, la signorina Vandelli. Spumeggiante, credulona, sempre con la testa fra le nuvole. Come avrebbe mai potuto resisterle Sergio?
Frase cult: Hei Manuel, t’ha più chiamato Dustin Hoffman?

Nadia Vandelli
#1 Camilla Landolfi (Maledetto il giorno che t’ho incontrato)
Meno compiuto di Borotalco, a causa di qualche lungaggine di troppo, questo film vale oro per la forza liberata dai due protagonisti. E tra i due chi vince è Camilla. Fragile e cervellotica, emotiva e appassionata. Praticamente un disastro. Ma così vera e disarmante da scatenare amore. Sì, il mio personaggio del cuore.
Frase cult: I baci Bernardo… Bisogna saper ba-cia-re!

Carlo e Camilla
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