Smack!

Blogzine per donne croniche

  • Home
  • About Smack!
    • About me
  • Podcast
  • Oroscopo
  • Magazine
    • Beauty
    • Fashion
    • Food
    • Lifestyle
    • Newsroom
    • Wellness
  • Blog
    • Racconti in soggettiva
    • Sentimenti
  • Lavora con me
  • Newsletter
  • Contatti
Ti trovi qui: Home / Magazine / Lifestyle / Despacito, una lettura critica del tormentone musicale del 2017

Lifestyle Racconti in soggettiva

Despacito, una lettura critica del tormentone musicale del 2017

Esiste un solo modo per rapportarsi ad un artista contemporaneo, sia esso un poeta, un musicista o un pittore. Ovvero contestualizzandolo nel suo periodo storico. Tenendo conto delle dinamiche sociali che ne influenzano particolarmente la poetica. Nell’estate del 2017 una sola canzone è stata in grado di rappresentare il tormento e lo smarrimento di un’intera generazione, in altre parole la tragedia umana. Questa canzone è Despacito.

In Despacito il protagonista, Fonsi,  compie un’elegia della sua vita sentimentale, incarnata dalla figura di una donna che lo obbliga alla lentezza. Nel rapporto con questa figura, egli dimentica la sofferenza dell’esistenza e si prepara ad un più profondo confronto con il femminile tout court.

Leggi anche: Che ne Sarahah di noi? La mia vita con la app dell’estate

Despacito, il tormentone del 2017

 

Despacito, un’analisi critica

La canzone si apre subito in maniera drammatica e senza alcun tipo di abbellimento.

Ay
Fonsi
DY
Yeah
 Il poeta tenta una mediazione tra universale e particolare. Tuttavia è il pessimismo cosmico che traspare nel primo verso un “Ay” che è grido di accusa verso una società consumistica e violenta.

La terzina successiva infatti scioglie il dilemma semantico in una serie di allitterazioni di forte impatto drammatico (Oh oh Oh no, oh no, Oh Dididiri Daddy).

Inoltre il Fonsi introduce l’elemento dello sguardo, degli occhi intesi come finestre che si spalancano su un realtà ancora da esplorare. Proprio queste finestre sono i canali privilegiati attraverso cui si realizza la comunicazione uomo-donna.

Sí, sabes que ya llevo un rato mirándote
Tengo que bailar contigo hoy (DY)
Vi que tu mirada ya estaba llamándome
Muéstrame el camino que yo voy (Oh)

In un gioco di rimandi e sottili allusioni, il poeta parla di un cammino da seguire, un tracciato metaforico che amplifica il senso di vuoto dell’artista. È la donna, in ultima analisi, la musa silenziosa che tesse la trama. Angelo stilnovista per gli occhi trapassa il cuore del Fonsi e lo obbliga a desiderare, nonché a vivere inseguendo una tensione continua.

Despacito, un’analisi estetica

Forma e contenuto si fondono, le parole diventano materiche. L’artista è demiurgo, creatore di mondi nuovi.

Tú, tú eres el imán y yo soy el metal
Me voy acercando y voy armando el plan
Solo con pensarlo se acelera el pulso (Oh yeah)

Ya, ya me está gustando más de lo normal
Todos mis sentidos van pidiendo más
Esto hay que tomarlo sin ningún apuro

L’amor spirituale si fa carnale. Il polso accelera, il cuore cede sotto il peso di Cupido. Il Tù tù ripetuto per due volte sottolinea come il rapporto d’amore sia esclusivo e soprattutto non replicabile con altro essere vivente. Ciò condanna il poeta ad una sorta di solitudine spirituale, ancora di più vera se paragonata al clamore della spiaggia di Puerto Rico. Dove si consumerà l’amplesso agognato.

Despacito, un’analisi etica

Solo a questo punto entra in gioco un altro fattore decisivo: il tempo. Ogni cosa in Despacito è un elogio della lentezza.

Despacito
Quiero desnudarte a besos despacito
Firmo en las paredes de tu laberinto
Y hacer de tu cuerpo todo un manuscrito

Sube, sube, sube
Sube, sube

Unica concessione al movimento, inteso come spostamento in uno spazio circoscritto, l’invito del poeta a “sollevarsi” (sube sube) verso un ideale punto di arrivo.

Il Fonsi, poi, libera la speranza e trasforma il corpo della donna in un manoscritto. Sebbene il labirinto faccia riferimento al mito greco di Arianna e Teseo, qui dobbiamo intenderlo come superamento di una relazione amorosa vissuta con parziale trasporto. Il labirinto in questo caso è il corpo femminile.

Pasito a pasito, suave suavecito
Nos vamos pegando poquito a poquito
Cuando tú me besas con esa destreza
Veo que eres malicia con delicadeza
Pasito a pasito, suave suavecito
Nos vamos pegando, poquito a poquito
Y es que esa belleza es un rompecabezas
Pero pa montarlo aquí tengo la pieza

Nella parte conclusiva la metrica apre alla leggerezza, con una serie di rime dal ritmo ipnotico che evolvono in un trascinante finale, in cui il poeta ci mette letteralmente una “pieza“. Ovvero il pezzo mancante di un mosaico più grande che include i due protagonisti. E con loro, l’intera umanità.

Non dimenticarti di seguire Smack! – Blogzine per donne croniche su Facebook. Metti mi piace alla nostra pagina! Iscriviti anche alla nostra Newsletter cliccando sul form in Homepage.

Share
Tweet
Pin
Francesca Fiorentino
Francesca Fiorentino
Giornalista professionista e podcaster, scrivo, cucino e faccio ridere, non sempre in quest'ordine. Amo la radio, i film, le margherite, le magliette a righe, i regali inaspettati e i taccuini nuovi. Qui leggi il mio sito professionale


Lascia un commmento

« Social, che fine ha fatto Sarahah? Quando il fenomeno è passeggero
2017, le grandi certezze dell’anno. Da portare eventualmente in quello nuovo »

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

About me

Giornalista professionista e podcaster, scrivo, cucino e faccio ridere, non sempre in quest'ordine. Amo la radio, i film, le margherite, le magliette a righe, i regali inaspettati e i taccuini nuovi. Qui leggi il mio sito professionale Vuoi conoscermi meglio?

Follow Me

  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter

Iscriviti alla mia newsletter

* Campi obbligatori
Iscrivendoti alla mia newsletter accetti le condizioni sul Trattamento dei dati personali

Alzati e cucina: il libro

Banner Amazon Libro Alzati e Cucina

L’oroscopo di Kelly Ardens

Banner Rubrica OROSCOPO

L’armadio perfetto è gratis

Banner sidebar Capsule

Cerca nel blog

Ultimi post

  • Oroscopo di marzo, inizia la rinascita
  • Due vite, la recensione del libro di Emanuele Trevi
  • Maternità, gioia e dolore della donna moderna

Di cosa parlo?

  • Abbigliamento
  • Bambini
  • Beauty
  • Blog
  • Borse e accessori
  • Casa e design
  • Cinema
  • Creatività
  • Csanacs and the city
  • Cultura
  • Dieta e alimentazione
  • Fashion
  • Fitness
  • Food
  • Gossip
  • In evidenza
  • Lavoro
  • Libri
  • Lifestyle
  • Magazine
  • Make-up
  • Mostre
  • Musica
  • Newsroom
  • Oroscopo
  • Personaggi
  • Podcast
  • Profumi
  • Psicologia
  • Racconti in soggettiva
  • Regali
  • Relazioni
  • Ricette
  • Salute donna
  • Sentimenti
  • Sessualità
  • Società
  • Storie di cucina
  • Teatro
  • Tecnologia
  • Televisione
  • Tempo libero
  • Viso e corpo
  • Wellness

Il mio Instagram

Segui su Instagram

© 2023 · Smack! - Blogzine per donne croniche · Privacy Policy
Francesca Fiorentino - Via Carlo Sigonio 31, 00179 Roma - P.IVA 15385891005 - Iscritta all'Albo dei giornalisti - francescafio@gmail.com
Powered by WordPress · Designed with ♥ by Ljuba Daviè - Riflessi Digitali
Reimposta le tue preferenze cookie