Si chiamano Bollini rosa e sono dei riconoscimenti che vengono assegnati ogni anno agli ospedali italiani più virtuosi in merito alla cura e alla prevenzione delle malattie tipicamente femminili.
Portano il marchio importante di Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna. La buona notizia è che stavolta sono stati premiati ben 306 ospedali per il biennio 2018-19. Se pensi che all’inizio si trattava solo di 44 nosocomi, ti rendi conto di quanti passi avanti siano stati fatti in tutti questi anni.
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Resta purtroppo un divario tra Nord e Sud. Per far parlare i numeri, ti dico che sono stati premiate 173 strutture del Nord, 74 del Centro e 69 del Meridione.
Bollini rosa, i criteri del voto
La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da oltre 300 domande. Le domande sono state poi suddivise in 16 aree specialistiche.
I bollini rosa conseguiti dagli ospedali sono stati validati da una commissione multidisciplinare. A presiederla, il dottor Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità.
Tre i criteri di valutazione. Si comincia dalla presenza di aree specialistiche di maggior rilievo clinico per la popolazione femminile. Si passa poi all’appropriatezza dei percorsi diagnostici e terapeutici.
Infine, l’offerta di servizi rivolti all’accoglienza e presa in carico della paziente. Tra i servizi, figurano la telemedicina, la mediazione culturale e l’assistenza sociale.
Sono state introdotte due nuove specialità: la geriatria e la pediatria. Da quest’anno, inoltre, è stato dato rilievo anche alla presenza del servizio di Pet-Therapy rivolto ai pazienti ricoverati.
Dall’8 gennaio quindi sul sito www.bollinirosa.it sarà possibile consultare le schede degli ospedali premiati. Le schede saranno suddivise per regione, con l’elenco di tutti i servizi valutati.
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