L’argomento è delicato e ha a che fare con due temi che mi stanno molto a cuore: il sonno e una coperta pesante. Se hai pazienza in poco tempo ti spiegherò il nesso che li lega.
Ieri mattina, complice uno dei miei attacchi di pigrizia domenicale, ho iniziato un tour del web che neanche Felice Gimondi avrebbe saputo fare meglio. Mi sono districata con eleganza tra notizie di gossip e ricette di cucina. Ho percorso i tornanti del do it yourself, che in pratica sono i video di fai da te. Ho esaminato allo sfinimento articoli che suggerivano come fare ordine a casa mia. A casa mia? E che ne sai tu di casa mia, blogger di Washington?
Ho riso alle lacrime quando giovani coppie descrivevano il loro piccolo appartamento a Brooklyn. 20 metri quadri, certo. Con soffitti di 12 metri, però, e un’abitazione che sviluppava in altezza in micro loft sovrapposti. Intarsiati con mattoni del XVIII secolo. Come dire, andate tutti a quel paese.
Fino a quando i miei stanchi occhi non si sono soffermati su un articolo postato da Martha Stewart. Martha Stewart è la più grande esperta di cucina e lifestyle negli USA. Il suo è un impero editoriale da svariati milioni di dollari. Quando leggi un pezzo sul suo sito credi davvero che lo abbia scritto lei in persona, sorseggiando una tazza di tè bollente. Non è vero. Ma ti fidi lo stesso. Dunque, la mia attenzione, dicevo, si è soffermata su questa notizia: una coperta pesante ti fa dormire meglio.
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Coperta pesante, sonno migliore
A quanto pare ci sono ricerche scientifiche accurate che dimostrerebbero l’assunto. Più la coperta pesa, meglio il nostro corpo riposa. Ti riporto dal pezzo pubblicato sul Journal of Sleep Medicine & Disorders, si definisce pesante la coperta pari o superiore al 10% del peso del corpo di una persona.
In sostanza la massa della coperta impedirebbe il furioso gira e rigira notturno. E quindi si dormirebbe senza problemi. Come un bimbo appena nato. Ci ho pensato su qualche secondo e poi ho esclamato WOW! Poi ho ripreso a pensare e mi sono detta MA SUL SERIO! Infine, ho cominciato a riflettere ad alta voce dicendomi SMETTILA! In effetti la notizia non è totalmente priva di valore. La mia esperienza in tema di letti e riposo la confermerebbe.
Da bambina chiedevo di essere sigillata in più strati di coperte di lana. Quattro per la precisione. Primo strato, coperta marrone della Somma, rifinita con velluto. Secondo strato, copertina verde fagiolino già usata in culla. Terzo strato, leggera coperta color giallo frittata raffigurante nave che salpa verso l’infinito. Per ultimo, un plaid.
La piccola Francesca era dunque termosaldata e perfettamente rimboccata. Anche se avessi voluto, non avrei potuto muovermi. Infatti ronfavo come una professionista. Scopro ad anni di distanza che, secondo uno studio svedese, le coperte pesanti svolgono quindi un’azione calmante. Ora il mio unico desiderio è comprare un affare gigante come quello della foto.
Naturalmente la moka con il caffè bollente si rovescerebbe sulla coperta in soli 15 secondi. Chissà se esiste una ricerca anche su questo.
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