Non è la prima volta che Dario Argento parla in difesa della figlia Asia. Quando lo scorso ottobre venne pubblicata l’intervista all’attrice sul New Yorker, nessuno poteva immaginare quanto grande sarebbe diventato il cosiddetto caso Weinstein. Le parole di Asia Argento, assieme a quelle di altre colleghe, hanno contribuito a scoperchiare un gigantesco vaso di Pandora. In cui tanti personaggi di Hollywood, in testa l’ex patron della Miramax, il produttore Harvey Weinstein, hanno mostrato il lato più oscuro dello showbiz.
Da padre Argento non ha mai fatto mancare il suo sostegno alla secondogenita, persino nei momenti più tumultuosi. Lo ha fatto anche ieri pomeriggio durante la trasmissione di Rai 1, Domenica In, con Cristina Parodi.
Serafico come d’abitudine, ma pungente e diretto, Dario Argento ha spiegato che sarebbe folle pensare che il nostro Paese sia immune da eventi come quelli avvenuti oltreoceano.
“Non possiamo immaginare che i maiali esistano solo negli Stati Uniti e noi siamo tutti santarellini. Anche in Italia ci sono persone che si sono comportate in modo sconveniente, schifoso, più d’uno. Lo dico perché lo so, faccio il cinema, ho fatto anche il produttore“, ha detto.
Uno di questi figuri molestò anche Asia quando l’attrice aveva solo 16 anni. “So chi è, ma ancora non me la sento di fare il suo nome. Se Asia mi dovesse dire “diciamolo”, dirò quello che ho saputo. Lui non l’ho più incontrato, se lo incontrerò non finirà come nei western con una scazzottata, ma gli dirò qualcosa, sicuramente“.
Dario Argento, mia figlia è ancora una pura
Dario Argento ha raccontato di aver saputo solo recentemente delle violenze e delle molestie subite da Asia. “Non avevo visto, non avevo capito. Ero accecato dall’affetto forse. Un padre crede che sua figlia resti sempre pura. E Asia è ancora pura e forte“, ha detto. Tuttavia, la donna gli ha rivelato di temere per la sua vita. E di sapere che Weinstein ha assoldato degli agenti del Mossad, il servizio segreto israeliano, per difenderlo.
“Non esce più di casa per timore. Questa è gente che spara, che minaccia. Ma Asia non si è pentita, anzi è sempre più convinta“, ha aggiunto.
Preciso quando si è trattato di descrivere il predatore tipo (“I molestatori nella vita sono spesso educati, gentili, simpatici, umani, solo a un certo punto scatta in loro la pazzia del sesso da serial killer“), Dario Argento ha fatto trasparire emozione quando ha ricordato le critiche ricevute dalla figlia e da altre attrici per non aver denunciato immediatamente Weinstein.
“Lì per lì sei così sconvolto che pensi che il mondo ti cada addosso, l’unica cosa che vuoi fare è dimenticare. Le capisco. E poi molte di loro hanno subìto l’ostracismo di Weinstein e non hanno più lavorato, come Mira Sorvino“.
Il messaggio finale è stato rivolto a registi e produttori. “Chi ha molestato dovrebbe ammetterlo e basta. Chi ha intenzione di farlo ora non può più. Perché queste ragazze li tengono sott’occhio: se vi comportate male, vi denunciano“.
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