Con encomiabile scelta di tempo, ti scrivo ancora di mestruazioni a qualche giorno dal post dedicato alle scatole porta assorbenti. Del resto è un argomento ciclico. Va bene, non ho mai scritto questa battuta cretina, ma mi fa sorridere il fatto che il mondo degli spot pubblicitari (sempre lui) affronti questo tema con sempre maggiore realismo. O almeno ci prova. Proprio per evitare quelle fantasiose elucubrazioni su doppi filtranti, fori a imbuto, quadruple ali di farfalla, seta indiana e via di seguito.
Siamo tutte cresciute con questa consapevolezza: nelle pubblicità, se hai il ciclo devi nasconderlo. E gli spot minimizzano l’assorbente stesso e tutto il processo fisiologico. Trasformando il flusso in un ruscello d’acqua cristallina.
Tutto questo, ovviamente, fino a quando un’azienda britannica, la Bodyform, non ha deciso di rompere anche quest’ultimo tabù. Colorando per la prima volta di rosso il liquido che serve a mostrare la funzionalità dei suoi assorbenti.
Assorbenti, ultima frontiera
Questa sorta di nouvelle vague degli spot dunque coinvolge anche quelli degli assorbenti. In questo caso non c’è una ballerina di danza classica, né donne impegnate in un combattimento di karate, ma solo una ragazza in piscina. Un ragazzo che compra degli assorbenti in un supermercato. E il rosso del sangue.
Il ciclo è normale e dovrebbe essere normale anche mostrarlo. Vivi senza paura
Questo il claim. Insomma ne è passato di tempo dalle leggendarie donne paracadutiste, prese in giro dalla Tv delle ragazze. Vuol dire che cambiano le esigenze e cambia il racconto di una fase normalissima della vita di una donna.
Paracaduti e moto, gli spot favola
Dubito però che uno spot del genere possa essere trasmesso anche in Italia. Dove, per la cronaca, il marchio che fa capo alla stessa multinazionale, al contrario propone come valore la discrezione assoluta. In uno spot in cui il massimo del dinamismo è affidato a delle motocicliste.
Al di là della comunicazione, sono tante le questioni legate al ciclo femminile. La prima è squisitamente economica: l’Iva altissima sugli assorbenti. E un prodotto che si compra con regolarità può avere delle ripercussioni sul budget a disposizione di una giovane donna. In ogni caso la proposta di abbassarla dal 22% al 4% giace serena in Parlamento.
Altra faccenda, l’inquinamento. In questi anni si è parlato tantissimo di sostituti degli assorbenti e dei tamponi interni. Coppette in silicone, assorbenti lavabili e slip assorbenti sono solo alcune delle soluzioni che il mercato offre per limitare l’impatto ecologico del prodotto usa e getta.
Terzo tema, legato al diritto. In alcuni paesi come Giappone, Zambia e Indonesia è possibile godere del congedo mestruale, ovvero di tre giorni al mese di permesso retribuito per rimanere a casa, nel caso di mestruazioni dolorose e invalidanti. Anche in questo caso, la proposta di legge in Italia dovrà essere vagliata.
Tornerò a parlartene.
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